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Per la Tares aumenti massimi contenuti nel limite del 20 per cento per quelle categorie - come bar, ristoranti e mercati alimentari - che producono rifiuti organici e per le quali erano previsti incrementi superiori (fino all'80 per cento), crescita dell’imposta non superiore al 4 per cento per le attività artigianali e, per il resto delle categorie, diminuzione o conferma delle tariffe 2012.
E’ quanto, in sintesi, emerso questo pomeriggio a Palazzo Civico dall’incontro nel corso del quale gli assessori Gianguido Passoni (Bilancio e Tributi) e Domenico Mangone (Attività produttive e Commercio) hanno presentato agli operatori dei settori artigianato e commercio (fisso e ambulante) il piano tariffario della nuova tassa sulla raccolta rifiuti e sui servizi.
“Domani – ha reso noto l’assessore Passoni - il confronto proseguirà con le parti sociali sulla parte tariffaria che coinvolge le famiglie. Nel corso dell’incontro – ha aggiunto il responsabile delle politiche finanziare di Palazzo Civico - valuteremo anche quali misure, come le agevolazioni legate alle dichiarazioni Isee, potranno essere adottate per attenuare gli effetti che, per legge, la nuova imposta pone in particolare a carico delle famiglie più numerose, secondo il principio che il costo maggiore del servizio di raccolta rifiuti debba ricadere su chi ne produce di più”.
“Il passaggio da Tarsu a Tares, obbligatorio per legge – ha ricordato Passoni – impone a famiglie, cittadini, imprese e commercianti di coprire il 100 per cento del costo complessivo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e di pulizia della città. Inoltre, introduce parametri diversi da quelli utilizzati fino ad ora per calcolare quanti rifiuti, presumibilmente, vengono prodotti da ciascuna utenza nel corso dell’anno. Purtroppo, alle Amministrazioni comunali non è stata data la possibilità di mantenere il precedente sistema di tassazione, né di modificare in maniera sostanziale i parametri. Alla faccia del tante volte invocato federalismo fiscale”. (mge)