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Su domanda dei consiglieri D’Amico, Appendino e Tronzano, l’assessore ai Servizi educativi Maria Grazia Pellerino ha comunicato in Aula in merito all’andamento del servizio delle mense scolastiche comunali avviato la scorsa settimana.
“La politica è assunzione di responsabilità – ha spiegato l’assessore - e mi fa piacere ricevere le segnalazioni dei cittadini, comunicazioni che aiutano a rendere migliore il servizio.
“Il servizio di ristorazione delle mense scolastiche torinese riguarda una mole di circa 8.500.000 pasti l’anno, coinvolge una popolazione di circa sessantamila utenti di 380 scuole in 320 edifici.
“Il nuovo capitolato ha introdotto migliorie al servizio. In prima battuta, ha introdotto il concetto di ‘filiera corta’: i gestori del servizio si riforniscono infatti presso i produttori locali per favorire le attività più vicine alla città.
“Sempre grazie al capitolato di quest’anno si evita lo smaltimento di qualcosa come 220 tonnellate di piatti di plastica. Si è introdotto, poi, un servizio di trasporto con mezzi ecologici, svolto da 49 furgoni. Ed è recuperato il cibo non usato in favore dei meno abbienti, attraverso il circuito delle parrocchie e delle case quartiere.
“In questa prima settimana è stato avviato il programma di controlli: 93 audit con una media di verifica di una scuola su tre. I risultati di questi controlli hanno evidenziato 8 criticità nelle scuole del pre obbligo e di 13 dalle scuole primarie. Ventuno criticità su oltre trecento scuole. E da venerdì scorso a oggi non è più giunta alcuna ulteriore segnalazione. E mi fa piacere segnalare anche la pagina facebook di Cogen, con dei post molto positivi negli ultimi giorni.
“Infine una precisazione sulla questione occupazionale: la ‘clausola sociale’ compresa nel capitolato prevede il riassorbimento dei lavoratori del precedente gestore. E così è stato per i 600 lavoratori impiegati lo scorso anno, tutti riassorbiti dall’attuale gestore.
“Diversa è la questione per i lavoratori dei centri di cottura. Si tratta di personale che lavora in tanti appalti e non in esclusiva per l’appalto del Comune. E in questo caso non è prevista la clausola. Ma grazie a un’intesa già è avvenuto il riassorbimento di una parte dei lavoratori.”