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"C'è grande attesa per la cessione di una quota di maggioranza di Gtt mentre non è di particolare interesse l’acquisizione di una quota di minoranza da parte dei gruppi sondati da un’indagine di mercato".
E' quanto ha spiegato, questo pomeriggio in Sala Rossa, l'assessore con delega alle Partecipate, Giuliana Tedesco, rispondendo alla richiesta di comunicazioni del Movimento 5 Stelle, formulate a seguito delle ipotesi di vendita dell'80% delle quote del Gruppo Torinese Trasporti, così come indicato in alcuni articoli di giornale
Dopo l’assessore, sono intervenuti i consiglieri
Fabrizio Ricca (Lega Nord): Dovremo vendere più del 49% Da una parte cercate di nascondere che Gtt verrà venduta anche oltre la quota dell’80% considerato che “gli spacchettamenti” supereranno il 90% e dall’altra ci sono le esigenze di bilancio. Mettetevi d’accordo perché occorre chiudere entro un mese e mezzo. Dite cosa volete fare e facciamolo in fretta perché la Città non può uscire di nuovo dal patto di stabilità e dietro la sigla Gtt c’è un mondo di lavoratori che hanno bisogno di certezze. Fate ragionamenti che vadano in questa direzione ma, assente il sindaco, il mio appello cadrà nel vuoto.
Michele Curto (Sel): Oggi scopriamo cose nuove. A noi non risulta che non ci sia nessuno interessato all’acquisto del 49%. Quando si vende l’azienda di trasporti pubblici, si proceda con un minimo di evidenza pubblica. Una cosa è dire i soggetti interpellati preferirebbero una vendita diversa, altro è dire che non ci sono soggetti interessati. A noi risulta che almeno un gruppo sia interessato all’acquisto del 49%. C’è una scelta politica che porta alla vendita dell’80%? Noi non siamo d’accordo. C’è qualcuno interessato al 49%? Allora si vada avanti con gli indirizzi votati da questo Consiglio che è vincolante per la Giunta. Se si vogliono cambiare gli indirizzi si torni in aula parlando chiaro.
Chiara Appendino (M5S): Anche a me sembra strano che non ci sia alcun soggetto interessato al 49% di Gtt. In ogni caso, vendere il 49 o l’80% di Gtt non salverà un welfare cittadino colpito negli anni da continui tagli. Al massimo potrà metterci una pezza per un anno o due, certo non risolvere il problema strutturale. Sulla vendita del 49% di Gtt si era già espresso chiaramente questo Consiglio comunale, a giugno, con la motivazione della necessità di mantenere il controllo pubblico su un servizio essenziale. E concordo con il sindaco che, proprio in quell’occasione, aveva ribadito come la decisione sulla quota da vendere spetti a quest’aula, quindi a noi consiglieri.
Che non deve dimenticare il recente esito dei referendum che ha dimostrato chiaramente quali siano le scelte dei cittadini che si sono pronunciati contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali.
Andrea Tronzano (PdL): Noi fin dall’inizio abbiamo dichiarato che si doveva vendere tutto quello che si poteva, 80% e oltre. Una mozione firmata da noi e votata da tutti lo dichiara e sono sicuro che l’intenzione di questo Consiglio sarebbe quella di procedere in quella direzione.
Allora diciamo all’assessore di andare avanti serenamente sulla questione del dialogo competitivo perché non gli faremo mancare il nostro voto qualora dovesse rendersi necessario. Perché il capitalismo municipale ha fallito in tutte le operazioni che riguardano i servizi pubblici a rilevanza economica e serve trovare una strada diversa: Gtt deve essere patrimonio non soltanto pubblico ma in maggioranza privato. Secondo noi, a fronte di una diminuzione degli investimenti pubblici per carenza di risorse, si possono pianificare operazioni industriali di investimento e di miglioramento dei trasporti e di salvaguardia dell’occupazione solo grazie all’ingresso dei privati.
Paola Ambrogio (Fratelli d’Italia): Mi sarei aspettata un intervento dell’assessore che spiegasse strategie e progettualità rispetto alla decisione di passare dal 49% all’80% di vendita di Gtt perché senno la domanda sorge spontanea, per quale ragione noi a luglio ci siamo trovati ad approvare una mozione che proponeva il 49 e oggi invece discutiamo dell’80?
Lo ripetiamo da mesi, forse da anni, questa decisione di svendere Gtt è frutto unicamente di una questione economica e non di un mutato contesto sociale di una situazione modificata dell’assetto aziendale. Si tratta solo di fare cassa, di recuperare 80 milioni di euro che da qualche parte devono pur saltare fuori. Oggi l’assessore nella sua brevissima relazione ha invece parlato di mutazione di contesto sociale come motivazione per la proposta che arriva dai banchi della giunta per una possibile variazione da 49% a 80% delle quote da vendere, ma è impensabile trovarsi ogni mese a votare delibere che modificano la versione precedente, per rispetto di questo Consiglio e di tutti i torinesi.
Michele Paolino (Pd): Assisto perplesso a un dibattito surreale in cui si afferma che il dibattito è monco dopo aver insistito per svolgerlo, contro il parere della maggioranza, nonostante l’assenza del Sindaco. Sul fallimento, caro a Tronzano, del capitalismo municipale invito a leggere atti del Consiglio in cui all’inizio del ‘900 l’insigne scienziato Galileo Ferraris, invitava a realizzare una centrale elettrica pubblica.
Ideologizzare delle percentuali è sbagliato: bisogna concentrarsi sui servizi e sull’occupazione, noi stiamo alle parole del Sindaco appena citate e siamo perciò fermi sul 49%, poiché al momento non ci sono novità.
Marco Grimaldi (Sel): Per evitare che ci sia una asimmetria informativa abbiamo chiesto che la Giunta presenti un tracciato, per questo ritenevamo rinviare la discussione alla presenza del sindaco.
Per evitare un vulnus democratico occorreva rispettare l’indirizzo della possibilità di vendita del 49% delle quote. Se fosse vero che nessuno vuole il 49% allora l’indirizzo sarebbe fallito, ma se anche un solo concorrente è interessato deve essere da subito aperto un bando.
Siamo qui per capire se gli indirizzi assunti insieme sono ancora validi. Per questo motivo sarebbe stato meglio rimandare la discussione.
Paolo Greco Lucchina (Pdl): Da dati recentissimi emerge che il 26% delle aziende partecipate hanno avuto utili, il 56% sono in perdita e la percentuale restante non è in grado di produrre un bilancio. Invito l’assessore Tedesco a guardare verso i banchi alla sua destra perchè se presenterà le nuove linee di indirizzo sulla cessione delle quote maggioritarie dell’assett patrimoniale di Gtt, il Pdl la sosterrà.
Ufficio stampa Consiglio comunale