Città di Torino > Ufficio Stampa > Comunicati stampa 2013 > LUGLIO
Modifiche e integrazioni al Regolamento di Polizia urbana sono state approvate, (28 voti favorevoli, 3 astenuti) questa sera, dal Consiglio comunale.
Si tratta di disposizioni e norme che tutelano la collettività da fenomeni di degrado urbano, con particolare riguardo alla vendita e dalla detenzione di bevande in contenitori di vetro o metallo, potenzialmente pericolosi per l’incolumità delle persone.
Oltre ciò viene integrata la norma relativa a rumori o musica proveniente da locali di somministrazione (bar, birrerie e altri luoghi di pubblico spettacolo). Ciò sia per unire gli interessi degli imprenditori dei locali di svago sia tutelare, sia per la tranquillità e la sicurezza dei residenti, alfine di assicurare una convivenza civile.
E’ l’articolo 8 bis a introdurre limitazioni alla vendita (anche da distributori automatici) e alla detenzione per il consumo in luogo pubblico di contenitori di bevande, dalle ore 23 alle ore 7 del giorno dopo; in una prossima delibera della Giunta saranno individuate le aree cittadine soggette alle suddette limitazioni, e potranno altresì essere modificate le fasce orarie di autorizzazione delle limitazioni stesse.
L’articolo 44 bis prevede le misure giuridiche per contrastare i fenomeni di disordine urbano e rumore creati da naturali assembramenti che inducono a comportamenti poco civili delle persone. Gli esercenti dovranno impegnarsi, con l’ausilio di propri addetti, a invitare i frequentatori dei locali, a mantenere un comportamento rivolto alla civile convivenza.
L’articolo 44 riformula la tutela dei disagi provocati dai rumori provenienti dall’interno dei locali. Gli articoli e le integrazioni introdotte garantiranno una maggiore efficacia delle norme, la cui violazione comporterà sanzioni amministrative pecuniarie e, in casi particolarmente gravi, la sospensione, sino alla revoca, dell’autorizzazione.
Dopo l’illustrazione del provedimento da parte dell’assesore Giuliana Tedesco, e prima della votazione della delibera, sono intervenuti nel dibattito:
Enzo Liardo – Pdl
Spero che si tratti di qualcosa di più che un passo avanti: un’inversione di tendenza in una situazione che era diventata insostenibile. Mi piace vedere una città viva, ma nel rispetto delle regole. Ringrazio l’assessore uscente per il modo in cui ha interpretato questa sua delega al commercio, ringrazio comitati di cittadini che sono stati un pungolo ed auguro buon lavoro ai vigili ed al loro nuovo comandante.
Vittorio Bertola – Movimento5stelle
Crediamo sia utile approvare questa delibera perché abbiamo davanti ancora una metà della stagione estiva. Una delibera che non riguarda solo la movida ma anche altre attività commerciali e non contiene solo provvedimenti restrittivi. Ringrazio l’Assessore per la disponibilità dimostrata e ricambiata dal nostro voto favorevole su molti dei suoi emendamenti. Il nostro voto tuttavia sarà di astensione perché quello che fa la differenza è la capacità della Città di fare rispettare le misure e a farlo in modo uniforme e non variato da locale a locale. Dunque bene i regolamenti ma serve una riflessione con gli operatori dei locali su un modello culturale diverso, su una movida non distruttiva e basata su una convivenza civile con i residenti.
Andrea Tronzano – Pdl
L’approvazione della delibera è un successo del Consiglio e della Città, anche se noi a torino facciamo al contrario degli altri: prima creiamo una norma e ci aspettiamo che poi si generi un cambiamento culturale. Noi siamo sempre stati a favore del diritto al riposo, soprattutto dei bambini e dei loro genitori. E’ una questione di salute pubblica che abbiamo affrontato senza chiudere la musica alle 23 ma mitigando la rumorosità dei locali. Non c’è stato sufficiente coraggio per chiudere all’una di notte nei locali la somministrazione di alimenti e vivande, come noi avremmo voluto. Ora ci prepariamo ad approvare il regolamento acustico entro l’anno ma sulle sanzioni chiediamo massima attenzione. Il regolamento ci permette di mettere in osservazione oltre al centro tutto il resto della città. Nei locali, in particolare all’aperto i giovani dovranno potersi divertire ma il cui diritto in tal senso è un po’ meno importante di quello al riposo. Basta guardare agli orientamenti europei: ricordo che pochi giorni fa il concerto di Bruce Sprinsteen è stato silenziato alle 23. Noi abbiamo fatto li bene pubblico senza penalizzare il diritto al divertimento e quello al riposo.
Paola Ambrogio- Fratelli d’Italia
Dopo la firma del Patto per la Sicurezza, questo regolamento è un ulteriore passo in avanti verso una serena convivenza tra cittadini e operatori del commercio. La situazione era diventata esasperante. A settembre interverremo anche sulle concessioni dei dehor per tutelare tranquillità della collettività ed esigenze dei commercianti. Avremo così finalmente una serie di strumenti per intervenire. Sarà però importante verificare la reale introduzione ed efficacia delle nuove norme: Fratelli d’Italia vigilerà affinché vengano attuate.
Marco Grimaldi - Sel
Sono contento della discussione di oggi: in quest’aula sono pochi i consiglieri che vogliono il coprifuoco e sono stati smentiti i messaggi di paura diffusi dai giornali. Non ci sarà infatti alcuno stop alla musica e alla vendita di alcolici, né una chiusura anticipata dei locali. Gli abusi nella movida ci sono e saranno puniti, ma le responsabilità sono individuali. Non è colpa degli esercenti, né delle migliaia di persone che vivono la città di notte, giovani, ma non solo. I Vigili faranno rispettare l’ordinanza sul vetro, ma dobbiamo intervenire anche sulle mafie e sulle organizzazioni criminali che controllano il territorio. Le regole devono valere per tutti. Così come la notte è di tutti: di chi vuole dormire, ma anche di chi vuole vivere la città. Continuo a pensare che un lampione acceso, un tram di notte e un locale aperto siano la migliore risposta alla paura.
Roberto Carbonero - Lega Nord
Il voto della Lega Nord sarà di astensione. Perché bisogna fare attenzione non solo all’inasprimento delle pene, ma anche all’effettiva applicazione delle norme che dovranno regolamentare la movida.
Ferdinando Berthier - Torino Libera
Il mio voto sarà favorevole. È stato fatto un ottimo lavoro che colma lacune e chiarisce dubbi del precedente regolamento. Spero che il nuovo regolamento sarà distribuito a tutti gli esercenti, anche ai titolari dei circoli e a chi pensa di essere esentato dall’applicazione delle norme. Spero anche vengano forniti ai Vigili gli strumenti per misurare l’intensità della musica. Quest’estate sarà un importante banco di prova per valutare
eventuali correzioni, per il quieto vivere dei residenti, ma anche per permettere ai cittadini di partecipare alla vita serale e notturna di Torino.
Alessandro Altamura – Pd
La delibera migliora ulteriormente il Regolamento di Polizia urbana e lo rende più operativo. Le normative di adeguamento modificando gli orari e le aree comprese quelle adibite a manifestazioni all’aperto lo rendono un’arma efficace e facile da attivare.
Io credo che i Vigili urbani abbiano compiti molto chiari. Ricordo la discussione di 3 anni fa, con le aree off limits. Oggi abbiamo un Regolamento che non deve essere istruttivo o pedagogico. Non si va a mortificare la vita notturna dei giovani ma i residenti non possono restare inascoltati.
Il Regolamento è uno strumento per i Vigili urbani che consente di controllare meglio la città e di intervenire quando i cittadini lo richiederanno.
La vera sfida sarà essere operativi quando gli interventi lo imporranno riportando la vita notturna della città a una civile convivenza.
Luca Cassiani – Pd
La delibera si innesca su una situazione complessa, i cittadini, la Prefettura, gli esercenti. Va dato atto all’assessore Tedesco per il lavoro svolto.
Torino è cambiata, oggi è una città con 100mila universitari. Una vita della città che non è più legata ai turni di un’azienda industriale. La vita serale si è allungata, c’è anche la movida delle famiglie che passeggiano per le vie del centro. Non c’è solo la movida in senso negativo.
C’è una riappropriazione del territorio cittadino. C’è un rapporto esercenti/città che va coltivato. Oggi gli esercenti pagano tasse alte per gli spazi, i dehors.
Uno dei problemi sono quelle organizzazioni criminali che occupano abusivamente spazi e vendono bottiglie in vetro. Le Forze dell’Ordine devono presidiare maggiormente, non si può operare solo con i Vigili urbani. La sicurezza deve essere divisa con le Forze dell’Ordine.
(tdn) - Ufficio stampa del Consiglio comunale