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L’assessore allo Sport, Stefano Gallo, ha risposto questo pomeriggio, durante i lavori della Sala Rossa, ad una interpellanza generale presentata dai consiglieri Angelo D’Amico, Chiara Appendino, Fabrizio Ricca, Andrea Tronzano e Ferdinando Berthier, relativa alla gestione dell’impianto Sisport di via Olivero.
In particolare, i consiglieri chiedevano di conoscere come siano state spese le risorse affidate alla società che gestisce l’impianto.
L’assessore ha ricostruito l’iter che ha portato alla concessione dell’impianto natatorio alla Sisport Fiat S.p.A.
Nel 1977, dalla Fiat veniva ceduto il terreno di via Olivero alla Città e, da questa, veniva affidato alla Fiat il diritto di superficie per 25 anni per la realizzazione di un impianto olimpionico di nuoto con l’intesa che tutti gli impianti sarebbero passati in proprietà alla Città senza indennizzi e compensi.
Nel 2002, la Sisport Fiat S.p.A subentrò alla Fiat e venne stipulata una nuova convenzione per diritto degli impianti in regime di concessione.
Nel 2003, Sisport ha richiesto di stipulare alla Città un rinnovo di concessione per dieci anni, concordando con la Città interventi di ristrutturazione generale dell’impianto, in particolare per la copertura della piscina olimpionica scoperta per una spesa pari a 550 mila euro.
Il concessionario ha richiesto alla Città di fornire i materiali per la copertura dell’impianto e di farsi carico di un contributo per il pagamento delle utenze pari al 100% per i primi 4 anni e pari all’80 per i rimanenti.
Per contro, Sisport avrebbe messo a disposizione per quattro anni alla Federazione Italiana nuoto la vasca sotto copertura per 34 ore settimanali senza alcun corrispettivo.
La società ha richiesto di concordare con la Città le tariffe che avrebbero regolato l’accesso. L’importo del canone annuo veniva fissato in 1900 euro all’anno, non avendo l’impianto locali commerciali.
Le condizioni furono stabilite in questa misura anche perché l’impianto sopperiva alla mancanza di spazi d’acqua idonei chiusi per esigenze connesse ai lavori della realizzazione di impianti per Torino 2006 e per la demolizione dell’impianto della piscina olimpica di corso Sebastopoli.
Il contributo di 550 mila euro è stato subordinato al parere tecnico del settore Impianti sportivi sul progetto di ristrutturazione. La spesa finale sostenuta da Sisport fu di 834 mila euro, al netto del contributo.
Dopo la recente riforma sul regolamento di concessione degli impianti sportivi, ha concluso l’assessore allo Sport, ci saranno nuovi criteri per la concessione degli impianti sportivi: tra questi l’introduzione della rendicontazione della gestione, ulteriore garanzie fidejussorie, la rivisitazione di criteri che preveda contributi per fasce per salvaguardare lo sport come attività benefica e tenda ad un risparmio per l’Amministrazione.
Al termine della relazione dell’assessore Stefano Gallo, è intervenuto il consigliere Angelo D’Amico (Progett’Azione) che si è dichiarato soddisfatto per la risposta che ha descritto il modo in cui sono stati spesi i contributi della Città in favore di Sisport.
La consigliera Chiara Appendino (Mov. 5 Stelle) ha invece sottolineato come nella concessione degli impianti vi siano controlli perché l’attività commerciale non sia predominante e che, a fronte di una concessione a fronte di investimenti proposti, vengano effettuati prima quelli che abbiano valenza sociale prima che commerciale.
F.D'A. - Ufficio sta,pa Consiglio comunale