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Il viale che da strada Pianezza conduce al carcere torinese “Lorusso-Cutugno”, da oggi porta il nome di via Maria Adelaide Aglietta, segretario del Partito Radicale nel 1976, parlamentare italiana ed europea.
Questa mattina, durante la cerimonia di intitolazione, alla presenza di una rappresentanza della Fondazione “Adelaide Aglietta”, il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Maria Ferraris, ne ha ricostruito l’impegno politico e civile, dalle battaglie referendarie su divorzio e aborto a quelle contro il finanziamento pubblico ai partiti, dall’impegno per la riforma del diritto carcerario alle battaglie per la difesa dei diritti delle donne e, più in generale, dei diritti civili.
Ferraris ha sottolineato come l’intitolazione odierna “risponda ad un preciso dovere civico di riconoscenza verso una donna che ha speso la sua vita per ideali di libertà e giustizia, che ha combattuto importanti battaglie di alto livello sociale in periodi difficili del nostro Paese, spendendosi in politica in modo privo da falsa retorica, privilegiando il confronto democratico ed il rispetto delle opinioni altrui”.
Il direttore del carcere torinese, Giuseppe Forte si è soffermato sull’impegno nel portare all’attenzione dell’opinione pubblica le condizioni delle carceri italiane, ricordando come la qualità della vita un Paese si misuri anche dalle condizioni delle proprie sedi di detenzione.
Giampaolo Zancan, avvocato durante il processo alle Brigate Rosse del 1978, ha portato la testimonianza di come Aglietta abbia vinto la paura accettando di ricoprire, in quel processo, il ruolo di giurato popolare, dopo le defezioni di 165 cittadini. “Al giuramento, ha ricordato, si presentò insieme a centinaia di donne, tutte con un fiore bianco in mano”. Voleva dimostrare come la paura si potesse vincere non essendo soli e come, alla violenza, si potesse rispondere con simboli di pace.
Dell’impegno per il miglioramento della vita in carcere ha anche parlato Angela Magnino in rappresentanza del Provveditorato regionale dell'Amministrazione Penitenziaria del Piemonte e Valle d'Aosta mentre Francesca Rocca, nel ricordo commosso della mamma e dell’esponente politico, ha invitato a considerare l’inaugurazione, in un luogo simbolico come quello di fronte al carcere, uno stimolo perché siano portati a termine quei provvedimenti non ancora realizzati sulla riforma dei luoghi di pena, perché, ha sottolineato, “non sempre gli obiettivi si realizzano quando si è vivi”.
Alla cerimonia hanno preso parte anche il fratello di Adelaide Aglietta, Paolo, e Gianfranco Spadaccia, segretario del Partito Radicale dal 1974 al 1976.
F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale