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Discusse oggi in Consiglio Comunale due interpellanze generali sulle nomine in GTT S.p.A.
Il primo documento (primo firmatario: Luca Cassiani), facendo riferimento alla recente assemblea di GTT in cui l’Amministrazione Comunale ha indicato quale amministratore delegato della stessa società il dottor Roberto Barbieri, chiede a sindaco e assessore competente se non ritengano tale nomina in contrasto con quanto stabilito dall'articolo 2 del Regolamento Comunale n. 347 (che vieta alla Città di Torino di nominare in un ente persone che siano in qualsiasi modo in rapporto di dipendenza, partecipazione o collaborazione contrattuale o professionale con l'ente, azienda o istituzione cui si riferisce la nomina designazione), “considerato che il dottor Barbieri ha svolto con regolarità per decisione del Consiglio di Amministrazione della stessa società, nel quinquennio 2009/2013, incarichi di consulenza professionale retribuita dalla stessa GTT”.
Il secondo documento (primo firmatario: Michele Curto), facendo riferimento al fatto che in data 12 giugno 2013 il sindaco ha comunicato l'intenzione di nominare quale Presidente del Consiglio di Amministrazione di GTT il dottor Walter Ceresa, chiede a sindaco e assessore competente di ottenere con urgenza lo stato patrimoniale del nominato secondo i principi del Regolamento comunale nomine e di sapere se non ritengano di riconsiderare la nomina del dottor Ceresa, dato che “il nominato in oggetto avrebbe fatto rientrare capitali dall'estero per una somma di euro 18.000.000 ricorrendo allo scudo fiscale, attraverso un complesso sistema societario che prevedeva il passaggio tramite due fondazioni del Liechtenstein e società in Uruguay, secondo quanto emerso nel marzo 2012 da un'ispezione dell'unità antiriciclaggio di Bankitalia, che aveva trasmesso gli atti anche a tre Procure (Bologna, Rimini e Genova)”.
Ha risposto in Sala Rossa ai due quesiti il sindaco Piero Fassino: “Il Decreto Legislativo 39/2013 in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi, all’articolo 9 stabilisce che gli incarichi di presidente e amministratore delegato negli enti di diritto privato in controllo pubblico siano incompatibili con lo svolgimento in proprio, da parte del soggetto incaricato, di un'attività professionale finanziata o comunque retribuita dall’ente che conferisce l'incarico. Questo non è il caso del dottor Barbieri, che non ha svolto attività professionale retribuita dall’Amministrazione Comunale.
Per quanto riguarda il rinnovo della carica, secondo l’interpretazione normativa fornita dall’autorità nazionale anticorruzione CIVIT con delibera 48/2013, non è applicabile neanche la “clausola di raffreddamento”, che prevede, per presidenti e a.d. di società pubbliche, la pausa di un anno tra un incarico e altro, in quanto la clausola non risulta applicabile se il rinnovo avviene nell’ambito della medesima società di diritto privato in controllo pubblico.
In merito alla consulenza ricevuta da GTT, il dott. Barbieri ha avuto un incarico di consulenza della durata di due anni a partire dall’agosto 2010, rinnovato poi automaticamente per un anno. L’incarico è cessato il 27 giugno 2013: per cui non sussistono oggi incompatibilità con la sua nomina ad amministratore delegato di GTT. Registro che in questi anni, sotto la guida del dott. Barbieri, GTT ha conosciuto significativi miglioramenti delle performance. Gli utili di GTT sono saliti dai 523mila euro del 2010 agli oltre 5 milioni e 800mila euro del 2012 e i fidi sono aumentati di 100 milioni di euro nel 2012, rendendo GTT una delle società di trasporti italiane più solide dal punto di vista finanziario.
In ogni caso, l’Amministrazione Comunale intende attenersi ai vincoli posti dalle leggi e quindi l’amministratore delegato riceverà un’indennità omnicomprensiva di 53mila euro, a cui si potranno aggiungere indennità di risultato non superiori al doppio.
Infine, per quanto riguarda il dott. Walter Ceresa, già presidente di Iren Energia, confermo che ha l’esperienza e le capacità professionali per ricoprire l’incarico di presidente di GTT. In una lettera che mi ha inviato, ha chiarito la sua posizione e quella dei suoi familiari sulla questione privata dei capitali rientrati in Italia con lo ‘scudo fiscale’ e ha dichiarato di non essere oggetto di alcun procedimento penale”.
Sono quindi intervenuti i consiglieri comunali.
Luca Cassiani (Partito Democratico): “Ho apprezzato la cautela e l’attenzione con cui il sindaco ha deciso di affrontare la questione prima di procedere a una nomina complessa dal punto di vista giuridico e amministrativo. Il nostro Regolamento comunale sulle nomine afferma che, per i nominati dalla Città, il sopraggiungere in corso di mandato di una causa di incandidabilità comporta la revoca della nomina stessa e, ove l’interessato abbia taciuto tale causa di impedimento, che sia il sindaco a revocarne la nomina. Queste condizioni non si sono verificate per il dottor Barbieri che, già a inizio 2012, racchiudeva in sé le funzioni di amministratore delegato GTT, ma anche quella di consulente professionale, per la stessa azienda, consulenza revocata in data 27 giugno 2013. Avrebbe dovuto Barbieri essere revocato dal suo ruolo? E, dal punto di vista dell’opportunità politica, è il caso di nominare una persona che avrebbe dovuto essere revocata un anno e mezzo fa? La ratio del regolamento è impedire a chi ha rapporti professionali di diventare amministratore di un ente con il quale ha rapporto di dipendenza o di consulenza”.
Michele Curto (SEL): “Con la mia interpellanza ho posto la questione della fiducia che deve avere il rappresentante della società pubblica più grande. Ponendo una questione di opportunità politica, invitiamo ad approfondire e fare chiarezza. Sono convinto che oggi, Consiglio Comunale e sindaco, abbiano fatto quanto di doveroso. Da qui in poi si deve scegliere la nomina che deve, per legge, fare il sindaco.
Invito il sindaco a valutare la situazione. Alcune cose, riguardanti il condono fiscale, fatto da Sofir, non sono state chiarite da Ceresa nella scorsa audizione nella Conferenza dei Capigruppo.
Nel 2009/2010 sono uscite irregolarità di registrazioni di capitali esistenti in Paesi diversi, ma che non sono stati diversificati durante la regolarizzazione fatta con la Sofir. Questo, nella totale assenza di documentazione bancaria o aziendale. La situazione viene ricostruita dopo le segnalazioni a Sofir e questo non dà credibilità a Ceresa per mancanza di un rapporto fiduciario basato sulla trasparenza. Ho chiesto di conoscere lo stato patrimoniale, ma la lettera di Ceresa non chiarisce questo aspetto.
Dobbiamo comportarci come se il Comune fosse una casa di vetro. Un approfondimento politico andrebbe fatto”.
Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia): “Questa sembra divenuta un’aula giudiziaria. A quanto pare esiste ancora un rapporto di fiducia tra il sindaco e le persone nominate, ma esiste ancora un rapporto di fiducia tra il sindaco e la maggioranza che lo sostiene? Faccio notare che una buona parte della maggioranza, compresi due terzi del partito del sindaco, hanno sottoscritto quest’interpellanza generale.
Quando si amministra, non ci si affida a una morale, ma a regole che vanno applicate, non interpretate secondo le proprie esigenze. Capisco le istanze etiche, ma deve essere chiaro che il contraddittorio è necessario in ogni sorta di processo e citare fatti in assenza degli interessati è scorretto. Per quanto riguarda la clausola di incompatibilità, questa non è sottomessa a interpretazioni: a norma di regolamento, l’incompatibilità comporta la revoca dell’incarico. Nel caso Barbieri, la sua nomina è già nulla. Nel caso dell’ing. Ceresa, la sua nomina si è inserita nel Risiko legato al rimpasto di giunta: non vorremmo che si liberi un posto nel cda di Iren per il vicesindaco uscente. Se non è partitocrazia questa…
In ultimo, le interpellanze generali non devono essere uno strumento di sfogo per gli insoddisfatti del rimpasto di giunta. Se l’obiettivo è il sindaco, allora lo strumento corretto si chiama mozione di sfiducia”.
Vittorio Bertola (5 Stelle): “Le nomine di cui stiamo discutendo oggi suscitano non pochi problemi. In particolare quella di Barbieri, per il doppio incarico e la conseguente doppia retribuzione, è scandalosa. Lo è meno quella di Ceresa, ma certo è inopportuna considerata l’ingente quantità di capitali che il futuro presidente di GTT ha fatto rientrare grazie alla normativa dello scudo fiscale. È una discussione da teatro dell’assurdo, visto che GTT è molto politicizzata, sotto il controllo della maggioranza. Il rigore va praticato sempre e non solo in caso di lotte tra le correnti della maggioranza”.
(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio Comunale