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Il Consiglio comunale, riunitosi questa mattina in seduta straordinaria, ha approvato la delibera (17 voti favorevoli, 6 astenuti, nessun contrario) le deroghe al Regolamento comunale per la tutela dall’inquinamento acustico, che consentono di arrivare all’emissione sonora di i 80 decibel (per 30 minuti e per un massimo di 5 giorni/anno solare per ogni sito).
La soglia è stata raggiunta già 4 volte presso lo stadio Olimpico.
La delibera approvata, in deroga al Regolamento, permette la programmazione di altri 3 eventi (da giugno a settembre) che si svolgeranno ancora allo Stadio Olimpico.
Per le serate previste per il 28 e 29 giugno, la richiesta di autorizzazione del superamento dei limiti delle sorgenti sonore, è stata inoltrata all’Amministrazione il 17 giugno scorso, da qui la straordinarietà della seduta del Consiglio comunale di questa mattina.
Prima della votazione si è svolto un dibattito in aula.
Enzo Lavolta – assessore Ambiente
Ci sono state, il 21 maggio scorso, le richieste per 7 eventi presso lo stadio Olimpico, da giugno a settembre, 4 serate con Vasco Rossi (già avvenute) 2 per “Le Muse e 1 per Jovanotti.
La Giunta ha approvato la deroga ai 5 eventi previsti e ha proposto al Consiglio comunale tale decisione, da svolgere solo nello stadio Olimpico e solo per l’anno solare 2013. L’Arpa si è espressa, su richiesta dell’Amministrazione, sulla chiusura di ogni spettacolo per le ore 24.
Con gli emendamenti proposti dalla Giunta si afferma la piena responsabilità alla Giunta della concessione di tali deroghe e su un iter da avviare per una verifica del regolamento sull’inquinamento acustico, con le commissioni competenti e al Consiglio comunale. Sono state utili le sedute delle commissioni nell’approfondimento di questa delibera.
Vorrei, infine, comunicare che la richiesta di autorizzazione per il concerto “Le Muse” è giunta all’Amministrazione il 17 giugno scorso.
Silvio Viale – Pd
La delibera sarà da ripresentare all’inizio di gennaio per individuare un criterio, dato che il regolamento del 2006 è come “La corazzata Potëmkin” di Fantozzi.
Se ci atteniamo alla soglia degli 80 decibel vieteremo qualunque cosa e faremo scattare provvedimenti di sospensione immediata di qualunque manifestazione da parte del Sindaco.
Ci sono esposizioni da 120, 130 decibel nel concerto, ma anche nei matrimoni, nelle partite di calcio, quindi o troviamo un sistema di tolleranza variabile o facciamo della città un mortorio. Non si può pensare solo di tutelare la salute dei residenti e non anche quella degli spettatori che sono molto più esposti.
Maurizio Marrone – Fratelli d’Italia
Al di la del merito della delibera, rilevo la poca serietà di questa maggioranza del Consiglio comunale. Una maggioranza che non riesce nemmeno a garantire la presenza del numero legale in Aula, visti i tanti consiglieri assenti.
Per quanto riguarda la delibera sono soddisfatto del recepimento delle nostre proposte: considerato lo sbaglio in origine della giunta sull’argomento, la considero un rattoppo sostenibile.
Ma è bene per il futuro tener presente del parere espresso dall’Arpa, l’organo tecnico che ribadisce i danni alla salute per le emissioni sonore prolungate che superano gli 80 decibel.
Andrea Tronzano - PdL
Abbiamo sottolineato gli errori della Giunta. Noi ci battiamo per il mantenimento dei grandi eventi, contro cui non ci siamo mai schierati, anzi. Noi amiamo la nostra Città.
Abbiamo sempre sottolineato l’importanza che rivestono i concerti, ma è necessario rivedere il regolamento del 2006, ormai obsoleto.
La nostra sfida è quella di avere un regolamento che tenga conto della vocazione internazionale della nostra Città, ma anche del diritto dei cittadini al riposo.
L’Arpa ha indicato di fissare il termine dei concerti alle ore 24, fattore che ci allineerebbe con il resto d’Europa.
Il PdL si impegna a mantenere il numero legale, ma il voto alla delibera sarà un voto di astensione.
Il nostro impegno è quello di lavorare, nei prossimi 5 mesi, alla revisione del regolamento e di arrivare all’inizio 2014 con un risultato che garantisca lo svolgimento di grandi eventi e, soprattutto, il rispetto del riposo dei cittadini.
Marco Grimaldi - Sel
Da tempo molti consiglieri chiedono una riflessione generale per individuare i siti più idonei per i grandi eventi. Lo stadio olimpico è forse l’unica alternativa ai palazzetti, dopo il fallimento dell’arena rock, anche se si potrebbero sfruttare i parchi, ad esempio la Pellerina e il Parco Dora per eventi non a pagamento. È ora di rivedere il Regolamento e di fare una delibera di indirizzo sui grandi eventi: è stato un errore politico non averlo fatto prima. Attrarre eventi complessi implica risposte complesse per cogliere opportunità e prevenire disagi, per gli organizzatori e per il pubblico. Bisogna fare una rendicontazione sociale e ambientale, riducendo l’impronta ambientale complessiva, non solo acustica, e introducendo tasse ambientali per le compensazioni.
Vittorio Bertola (Movimento 5 Stelle)
La politica cittadina non ha fatto una bella figura, in questa vicenda.
Bisogna forse prendere atto del fatto che l’attuale Regolamento è inapplicabile, occorre rivederlo complessivamente. Non dimentichiamo che i concerti hanno un valore economico, di aggregazione sociale e anche culturale.
Inoltre, mi sembra assurdo che si sia fatto un gran dibattito su questa vicenda, mentre ci sono interi quartieri di Torino che vivono nel rumore dei locali per tre mesi all’anno.
Nessuno vuole che questa città diventi un mortorio ma occorre rivedere le regole per garantire una convivenza civile con i residenti. Ringrazio la Giunta per avere accettato la nostra richiesta in tal senso.
Gianni Ventura - Pd
Grazie ad una mancata programmazione dei concerti da parte della Giunta, abbiamo avuto la possibilità di mettere in discussione un regolamento che mai nessuno, tra i consiglieri, aveva chiesto di rivedere.
Le riflessioni di questi giorni hanno consentito a me e al consigliere Paolino di presentare una mozione che preveda, a fronte dei ricavi che la Città ha avuto dai concerti, di investire parte di queste risorse sulla qualità ambientale delle zone che ospitano gli eventi. Vorremmo che già a partire da quest’anno alcune risorse venissero destinate a questo scopo.
Enzo Liardo – PdL
Sentendo l’intervento del Consigliere Grimaldi, qualunque organizzatore escluderebbe Torino dal suo circuito di concerti. Abbiamo problemi con la movida che non è bene governata perché non ha un’omogenea distribuzione sul territorio. Abbiamo problemi e polemiche ogni volta che c’è un evento importante, invece bisogna farci trovare preparati ed avere un regolamento valido, altrimenti Torino avrà sempre la fama di città a cui non conviene avvicinarsi per non avere problemi.
(Ufficio stampa del Consiglio comunale)