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Comunicato stampa

NIDI D'INFANZIA IN CONCESSIONE, LE NORME PER LA GESTIONE DEI SERVIZI

In vista dell’apertura di un nuovo nido in corso Bramante e della scadenza dei contratti d’appalto dei servizi dei 4 nidi d’infanzia comunali delle vie Balbo, Fontanesi, Gioberti e Fossano, la Sala Rossa ha votato gli indirizzi per la loro gestione, che sarà svolta in coerenza con le caratteristiche degli affidamenti in concessione di nove altri nidi comunali deliberate nel maggio 2012.

Si prevede che la Città continuerà a fornire i locali in comodato gratuito e ad occuparsi delle spese di utenze e manutenzione straordinaria: questo per contenere i costi di gestione e le conseguenti rette richieste alle famiglie.

I servizi erogati dovranno garantire il mantenimento degli standard stabiliti dal Regolamento dei Nidi Comunali, che stabilisce, tra l’altro, il riferimento ai modelli pedagogici comunali, la partecipazione del personale a programmi formativi, l’inclusione di organi di rappresentanza dei genitori, l’inquadramento dei dipendenti secondo il contratto nazionale Federcultura (con subentro nei contratti del personale attualmente in servizio) e infine, all’art. 25, il rapporto numerico tra educatori e bambini. Previsto un monitoraggio costante ad opera di un gruppo paritetico composto da rappresentanti dei genitori, responsabili pedagogici del Comune e concessionari.

Anche le derrate alimentari crude verranno fornite gratuitamente dalla Città, così da avere lo stesso menù in tutte le scuole, gestite direttamente dal Comune o in concessione.

Inoltre le modalità di accesso ai nidi vengono mantenute uguali, nonostante il cambio della gestione, con rette fissate nella misura in vigore per i nidi d’infanzia (dichiarazione ISEE/ISEEC), con integrazione delle rette da parte dell’Amministrazione con modalità da definire in sede di contrattazione.

Sono previsti due lotti di gara per le nuove concessioni . Il costo annuo in carico alla Città per i cinque nidi delle vie Balbo, Fontanesi, Gioberti e Fossano e i corso Bramante è di 1,65 milioni di euro per l’integrazione delle rette, a cui si aggiungono i 220mila euro di utenze. I genitori verseranno al concessionario quote per un totale di 500 mila euro annui.

La delibera dà inoltre facoltà alla Giunta di valutare la proroga della scadenza della concessione del nido di via Ferrari (in scadenza nel 2014) in modo da arrivare a una definizione complessiva del futuro assetto delle gestioni degli asili nido esternalizzati.

Si prevede che il modello di gestione pubblica resti prevalente, comprendendo almeno l’85% delle strutture.

La deliberazione, proposta dalla Giunta comunale e presentata al Consiglio dall’assessore Mariagrazia Pellerino, ha ottenuto 23 voti a favore (PD, sindaco Fassino, Moderati, SEL, IdV e Gruppo Misto di maggioranza). 11 i contrari (Fd’I, PdL, Lega Nord, Progett’Azione e 5 Stelle), 1 astenuto (Scanderebech), 1 non partecipante al voto (Torino Libera).

Il voto è stato preceduto da un dibattito di seguito riassunto:

Silvio Magliano (PdL):
Sono favorevole a rendere il privato sociale compartecipe dei processi educativi attraverso esternalizzazioni che sono un’applicazione del principio di sussidiarietà.
Tuttavia rimaniamo scettici sull’impossibilità di allargare le tipologie contrattuali adottabili, una per tutte il contratto Fism, che avrebbero potuto consentire ad altri soggetti di partecipare.

Marco Grimaldi (SEL):
Siamo soddisfatti della trasformazione degli appalti in concessioni che prevedono più qualità, il rispetto del Regolamento dei nidi d’infanzia e il contratto di Federcultura per gli educatori. Al fine di ribadire la natura del sistema educativo, destinata a caratterizzare almeno l’85 per cento delle strutture, invito Passoni a definire con le organizzazioni sindacali l’effettivo turn over tramite l’assunzione di lavoratori a tempo indeterminato.

Chiara Appendino (M5S):
Ritiriamo gli emendamenti ostruzionistici per senso di responsabilità verso i bambini che corrono il rischio di non poter cominciare la prossima stagione scolastica in modo corretto ma, sottolineiamo il modo arrogante in cui si è arrivati al voto di oggi. Non è accettabile discutere una delibera di questa importanza in soli trenta minuti: è una mancanza di rispetto verso i consiglieri e verso la città. Avevamo chiesto un ulteriore approfondimento che non ci è stato concesso e facciamo fatica a vedere un percorso condiviso quando la procedura è questa.
Ci sono emergenze che portano alla votazione di questa delibera, ma le perplessità rimangono sul complesso della situazione concessione nidi e per questo vorremmo che l’assessore venisse in commissione per condividere il percorso di quel progetto o abbia per trovare il coraggio di dire che quel progetto è definitivamente morto.

Luca Cassiani (PD):
E’ una delibera condivisibile che ha avuto un percorso importante in commissione. Un percorso che ci ha permesso di valutare la delibera dello scorso anno anche con sopralluoghi e incontri con associazioni di genitori e valutare confacente con gli obiettivi che la delibera si poneva, la procedura della concessione. Credo che l’esperimento sia riuscito e la città possa dirsi soddisfatta di un percorso che ha permesso tra l’altro di mettere in campo attività importanti. Possiamo ritenerci soddisfatti del sistema educativo integrato misto pubblico-privato costruito, che dimostra ancora un volta la capacità della nostra città di porsi all’avanguardia su questi temi. La delibera odierna va proprio nella direzione di continuare quel percorso anche attraverso una forma diversa dall’appalto: la concessione, più idonea a garantire i diritti rivendicati da sempre da questo Consiglio comunale e a mantenere elevato lo standard qualitativo offerto con questo servizio.

Michele Curto (SEL):
Lo scorso anno fu avviato un processo di esternalizzazione di 9 asilo nidi, in via temporanea e sperimentale.
I comitati dei genitori, con una lettera, hanno segnalato la criticità relativa alla copertura numerica educatore/bambino nei diversi momenti della giornata.
Il Consorzio infanzia risponde dicendo che lo standard è di 6 ore di lavoro per bambino mentre il Regolamento comunale fissa 1 educatore ogni 6 iscritti. C’è una differenza notevole. Se viene rispettato il Regolamento ritirerò il subemendamento presentato dal gruppo SEL.


L’emendamento di SEL relativo al rapporto numerico tra educatori e bambini, poi ritirato prima del voto in accordo con la Giunta, ha visto gli interventi dei consiglieri Curto e Grimaldi (SEL), Appendino (5 Stelle), Cassiani (PD), Tronzano (PdL) e degli assessori Pellerino e Passoni.



Ufficio stampa del Consiglio comunale


Pubblicato il 11 Giugno 2013

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