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La situazione determinatasi con il ridimensionamento dell’Ospedale Evangelico Valdese è stata discussa oggi durante una riunione della IV commissione Sanità, presieduta da Lucia Centillo. Nel corso dei lavori è emersa la preoccupazione per il fatto che l’interruzione di alcune prestazioni d’eccellenza in precedenza garantite dal nosocomio di via Pellico, abbia portato ad una dilatazione dei tempi di attesa.
In particolare, la presidente Centillo ha citato dei dati forniti dall’assessore regionale alla Sanità, per i quali i tempi di attesa per intervento chirurgico su cancro alla mammella, attestatisi nel 2011 su una media di circa 20 giorni, siano oggi saliti a 36 giorni (dati parziali riferiti al primo bimestre 2013). Anche i casi oncologici trattati risultano essere scesi dai 1.768 del 2011 ai 234 del primo bimestre di quest’anno. Nel corso della riunione, alla quale hanno preso parte anche l’assessore Elide Tisi e il presidente della Circoscrizione 8 San Salvario-Cavoretto, Mario Cornelio Levi, è stato espresso il disappunto per la conduzione unilaterale da parte di Regione e ASL della vicenda dello storico presidio sanitario, sfociata in uno smantellamento di fatto contro il quale si era già espresso il Consiglio comunale l’anno scorso.
“L’ospedale Valdese deve essere parte integrante della Città della Salute”, ha sostenuto la presidente della IV commissione Sanità, sottolineando l’esigenza di chiarire il perché della prosecuzione dei lavori di ristrutturazione dell’ospedale a fronte della sua chiusura.
Dopo il pronunciamento del TAR, previsto per il 12 giugno, sul ricorso presentato da un comitato di cittadini contro la chiusura dei servizi del Valdese, la commissione Sanità chiederà un incontro con l’assessore regionale alla Sanità, Ugo Cavallera. Nel corso del dibattito hanno preso la parola anche i consiglieri Paolino, Genisio e Greco Lucchina.
C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale