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Dopo l’approvazione della delibera relativa alle modifiche della governance dello statuto e dei patti parasociali di Iren, il Consiglio comunale ha approvato questa notte alcune mozioni di accompagnamento al provvedimento.
La prima, di maggioranza (prima firmataria la consigliera Genisio del Pd) impegna il sindaco e la giunta a:
- non nominare nel Cda di Iren alcuna delle persone che abbia partecipato al processo di modifica dello Statuto e dei patti parasociali della medesima;
- a verificare con il Comune di Genova il ruolo e la funzionalità di FSU nei processi decisionali di Iren;
- a valutare, se dovesse rendersi necessario dal punto vista finanziario, la possibilità della valorizzazione delle azioni di risparmio detenute per conto della Città di Torino dalla sua finanziaria Fct;
- ad avviare in accordo con gli altri soci (come da mozione già approvata) le procedure per superare il vincolo della maggioranza pubblica nella compagine azionaria di Iren S.p.a., escludendo il servizio idrico;
- ad operare perché il futuro organo di governo di Iren, nella pur necessaria revisione dell’assetto industriale, lavori per confermare e valorizzare ulteriormente il ruolo delle strutture e delle risorse umane afferenti all’area torinese;
- a garantire che la nomina e/o revoca dei Direttori delle Direzioni/Staff della Holding in capo all’Amministratore Delegato sia condivisa dal Consiglio di Amministrazione;
- a garantire che la scelta di Presidente, Vice Presidente e Amministratore Delegato avvenga tenendo conto delle caratteristiche del Gruppo e delle relative esigenze in termini di conoscenza, capacità ed esperienza, anche al fine di assicurare la necessaria ed ottimale continuità societaria. Al riguardo andranno valutati tra gli altri fattori: il peso azionario in capo alla Città di Torino sia in termini di azioni ordinarie, sia in termini di azioni risparmio, la rilevanza delle attuali immobilizzazioni dell’area conferite in Iren, il forte e preponderante contributo ai risultati societari derivanti da attività svolte sul territorio torinese, le opportunità di interessante sviluppo societario nell’area metropolitana (raccolta e smaltimento rifiuti, reti di teleriscaldamento, impianti di cogenerazione, ecc…);
- ad agire in modo tale che, nell’ambito delle nuove regole per l’individuazione del vertice del gruppo Iren e delle società aventi oggi sede legale sul territorio torinese, il socio torinese esprima appieno il suo ruolo di azionista di riferimento nell’individuazione dei vertici operativi, garantendo ai cittadini adeguati livelli di accessibilità e trasparenza ai processi decisionali;
- a lavorare attivamente perché il progressivo processo di aggregazione e crescita dimensionale di Iren proceda con decisione ad ulteriori espansioni di business e merger determinanti per rendere il gruppo sempre più competitivo sul piano nazionale ed internazionale;
- a operare perché, in caso di eventuali futuri merger di una certa rilevanza e stante il preponderante peso azionario della Città di Torino in FSU ed in FCT, si lavori, di concerto con gli altri soci, per localizzare a Torino la sede legale del Gruppo;
- a verificare l’ipotesi che, relativamente ai rami d’azienda energetica elettrica e teleriscaldamento, quali AEM Torino Distribuzione e IREN Energia che detengono la proprietà degli assets del Gruppo, nell’ambito della riorganizzazione industriale si possa procedere, se nell’ottica di una migliore efficienza industriale, anche al trasferimento gerarchico delle relative risorse umane operanti nelle sedi distaccate;
- tenuto conto che l’80% dell’attività di IREN Servizi viene svolta sull’area torinese ad operare attivamente affinché la società e le sue attività non vengano smembrate nei diversi territori.
La mozione è stata approvata con 25 voti favorevoli, 6 voti contrari.
Una seconda mozione, primo firmatario Andrea Tronzano (Pdl), emendata dal consigliere Paolo Greco Lucchina, chiede di “continuare, tenuto conto delle esigenze di bilancio, nel processo di dismissione delle quote di società a partecipazione pubblica di rilevanza economica anche fino al 100%, rispettando l’esito referendario (per il servizio idrico integrato, ndr) e valutando di volta in volta la scelta migliore per la valorizzazione massima delle quote a favore della Città”. Favorevoli 33 consiglieri, contrari 2.
La terza mozione, che vede come presentatore Fabrizio Ricca (Lega Nord), impegna “Sindaco e Giunta ad attivare immediatamente una procedura di valutazione delle quote azionarie, dirette e indirette, della Società IREN S.p.A. di proprietà dell'Amministrazione Comunale, per permetterne la futura dismissione”. Favorevoli 33 consiglieri favorevoli 2 astenuti
Approvata infine una quarta mozione proposta da Vittorio Bertola (Mov. 5 Stelle).
Il documento chiede a sindaco e giunta di adoperarsi, attraverso i rappresentanti della Città nel gruppo Iren, perché prima di qualsiasi operazione societaria tale da determinare una maggioranza di capitale privato all'interno di Iren, le attività relative al servizio idrico integrato, a fronte della disponibilità delle Città interessate, vengano scorporate e mantenute sotto il controllo di aziende a capitale prevalentemente pubblico favorevoli 27 contrari 5 astenuti 2.
F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale