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Pronta la mappa delle priorità e degli indirizzi finalizzati a superare le criticità legate agli insediamenti Rom, sia spontanei sia autorizzati. Metodi e finalità per l'impiego di uno stanziamento ritornato nella disponibilità della Prefettura del capoluogo piemontese all’inizio dell’anno, dopo essere stato bloccato nel 2012 in seguito a una sentenza del Consiglio di Stato che aveva giudicato illegittimo lo "stato di emergenza" per le comunità nomadi, dichiarato dal Governo nel 2008.
Questa mattina è arrivato il disco verde della Giunta alla delibera presentata dagli assessori Elide Tisi (Politiche sociali), Enzo Lavolta (Ambiente) e Giuliana Tedesco (Polizia municipale) che contiene le linee per affrontare i problemi degli insediamenti Rom, definite dal comitato di indirizzo promosso dalla Città di Torino e di cui hanno fatto parte anche Provincia di Torino, Asl, Università di Torino, Compagnia di San Paolo e rappresentati delle Chiese cattolica e ortodossa e del Forum del Terzo Settore.
Inserita in cima alla mappa delle priorità l'area di lungo Stura Lazio, ritenuta quella a maggiore rischio idrogeologico, igienico e sanitario e per la quale sono state individuate soluzioni diverse ma fra loro connesse, a partire dal ripristino della legalità a tutela delle stesse popolazioni Rom e del lavoro degli operatori. Le misure prevedono, nel dettaglio, l’attivazione di un presidio stabile di interforze integrato da associazioni di volontariato, organizzazioni umanitarie e dalla Croce Rossa Italiana. Una presenza utile a evitare l’arrivo al campo di nuove persone durante lo svuotamento graduale e consentirne l’accompagnamento sociale, oltre che impedire lo scarico di rifiuti e lo svolgimento di attività illecite. Inoltre per l’insediamento di lungo Stura Lazio, attivando progetti di inclusione lavorativa, è previsto anche il coinvolgimento degli stessi abitanti del campo nelle attività di pulizia del sito.
Un presidio stabile da parte delle Forze dell’ordine è richiesto anche per l’insediamento spontaneo di via Germagnano, che si colloca nelle immediate vicinanze dell’omonima area sosta autorizzata, al fine di aumentare il livello di sicurezza.
Particolare attenzione, secondo la mappa degli interventi, richiede pure l’area sosta autorizzata di Strada Aeroporto, che necessita di lavori di messa in sicurezza sotto il profilo idrogeologico e dell’impiantistica. Interventi che, tra l’altro, favorirebbero il ripristino di condizioni di legalità e sicurezza in un’area caratterizzata da grave conflittualità interna provocata dalla difficile convivenza, quasi ventennale, tra Rom serbi e bosniaci.
Un maggior presidio e una evoluzione del sito è prevista anche per corso Tazzoli, dove verranno assicurati servizi in prossimità del sito e relativa messa in sicurezza.
Nelle prossime settimane, sulla base delle linee guida individuate dal comitato di indirizzo, saranno predisposti i bandi e, secondo i tempi e la normativa europea, indette le gare per consentire di impegnare le risorse finanziarie in progetti finalizzati a ripristinare condizioni di legalità, effettuare interventi di carattere igienico-sanitario, realizzare attività mirate all’integrazione e all’inclusione sociale e migliorare le condizioni complessive di vita nei quartieri.
“Tra i punti qualificanti degli indirizzi individuati dal comitato – sottolinea l’assessore Tisi - è da evidenziare il coinvolgimento delle organizzazioni del privato sociale, secondo presupposti di sussidiarietà orizzontale in un’ottica di co-progettazione, degli stessi Rom chiamati ad assumersi responsabilità e della Provincia di Torino per allargare all’area metropolitana la ricerca di soluzioni”.(mge)