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Nella seduta di oggi della Commissione Sanità, presieduta da Lucia Centillo, si è discusso del futuro del presidio sanitario CTO Maria Adelaide, inserito nell’elenco regionale delle strutture da chiudere.
Sono intervenuti i rappresentanti delle RSU a illustrare l’attuale situazione. In particolare, Gerardo Scotellaro (Cgil) ha spiegato come l’improvvisa decisione assunta due mesi fa dalla Regione di chiudere la struttura sia stata “un inaspettato pugno nello stomaco” e una “scelta sbagliata”, anche perché il presidio è stato completamente riorganizzato negli ultimi due anni. “Sono stati ridimensionati i posti letto, su input della Regione – ha chiarito – e sono ancora attive tre sale operatorie. L’ospedale è tutt’altro che morto. Anzi, è aumentata la produttività, con 1.500 interventi in più all’anno e 3.000 passaggi in più in ambulatorio, con livelli di eccellenza, e senza aumentare i costi”.
Posizione ribadita anche da Felice Leobono (UIL), “allibito perché si ripropone la chiusura di un’attività che è stata incrementata e che anzi può ancora migliorare, sfruttando tutti gli spazi interni disponibili”.
Anche Giuseppe Aleo (Nursing Up) ha espresso la necessità di “salvaguardare un’attività produttiva moderna, nella quale è stato fatto tutto ciò che era stato chiesto per ridisegnare, riconvertire e razionalizzare la struttura”.
È quindi intervenuto il Direttore generale dell’Asl TO2 Maurizio Gaspare Dall’Acqua, che ha evidenziato le difficoltà di un’eventuale ricollocazione in tempi rapidi presso altre strutture degli attuali 89.141 passaggi ambulatoriali gestiti dal Maria Adelaide e la necessità di integrare le attività con quelle del CPA di Lungodora Savona, in particolare per la pneumologia.
Il presidente della Circoscrizione 7 Emanuele Durante ha ribadito che “professionalità e servizi nel contesto del Maria Adelaide hanno un valore aggiunto, che non è detto sia identico in altre strutture”.
“Serve quindi un chiarimento dalla Regione Piemonte – ha detto l’assessore comunale all’Assistenza Elide Tisi – anche per capire come si sta sviluppando il nuovo Piano regionale di rientro sanitario”.
“Chiederemo l’audizione in Commissione dell’assessore regionale alla Sanità Ugo Cavallera – ha concluso la presidente Lucia Centillo – per avere maggiori spiegazioni. Bisogna riportare la discussione all’interno del progetto originario del Piano sanitario regionale, che non prevedeva la chiusura del Maria Adelaide, ma il suo mantenimento come struttura complementare del CTO, perfettamente integrata nel territorio”.
(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio Comunale