Città di Torino > Ufficio Stampa > Comunicati stampa 2013 > APRILE

Comunicato stampa

BIENNALE DEMOCRAZIA “CITTA’ BAMBINE”. GLI SPAZI URBANI A DIMENSIONE DEI PIU’ PICCOLI

Biennale Democrazia quest’anno diventa una occasione per confrontarsi su un tema molto sentito dalle città: come rendere l’ambiente urbano ricco di stimoli e di cultura per i bambini. Questione strategica per il futuro delle Città Bambine che “nella loro volontà di diventare intelligenti e sostenibili, propongono un patto sociale alle nuove generazioni”, sostengono gli organizzatori.

Torino, da tempo, persegue questo obiettivo, sviluppando percorsi partecipativi e di coinvolgimento dei cittadini sulle trasformazioni urbane ed economiche, sulle mutazioni sociali, culturali e sulla crescita tecnologica.

In questa direzione vanno gli eventi che si sono svolti questa mattina in piazza Carlo Alberto e questo pomeriggio al Teatro Gobetti.

Nell’area racchiusa dal Museo del Risorgimento e dalla Biblioteca Nazionale dalle 10 alle 18 Iter (Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile) - Centri di Cultura per il Gioco della Città e la Fondazione Oat (Ordine Architetti Torino) hanno proposto l’istallazione inSEDIAmenti ludici. Cento sedie rosse, veri e propri prototipi ricreativi che affondano le radici nella tradizione popolare e nella riflessione sulle condizioni culturali, storiche e territoriali, si sono riappropriate dello spazio pubblico.

Si tratta di un progetto, ideato lo scorso anno dai Centri di Cultura per il Gioco, sul tema del recupero in rapporto alla sostenibilità ambientale: le seggiole sfondate e mal ridotte sono state trasformate in strumenti di gioco nelle scuole elementari, dove i bambini hanno lavorato insieme alle loro famiglie, e nelle sette ludoteche cittadine. “Siamo partiti dalla ricerca sui giochi di percorso, logici e di strategia – spiega Maria Carla Rizzolo, responsabile pedagogico dei Centri di Cultura ludica – per arrivare, grazie alla genialità di alcuni insegnanti, a trasferirli sulle sedute delle sedie dismesse”. “Questo lavoro – continua Rizzolo – traduce il gioco in termini innovativi, la cui realizzazione diventa la testimonianza di come utilizzare un’area per divertirsi. Un’idea che rimanda all’utopia di una città a misura di bambini, che parte da loro e arriva ai genitori, allargando la comunicazione intergenerazionale”.

Le “Città Bambine” sono anche sostenibili. Così trecento allievi delle scuole elementari Gabelli, V. Alfieri, Duca d’Aosta e L. Armstrong, che aderiscono al progetto Mobilità scolastica sostenibile, hanno occupato la piazza, dalle 10.30 alle 12.30, dopo aver percorso un tratto a piedi, dando vita alla performance Smart School Mobility, la scuola si muove in modo intelligente. Le dodici classi sono partiti da tre diverse postazioni: corso Regina Margherita angolo viale I Maggio (Gabelli); via Garibaldi angolo corso Palestro (Alfieri); piazza Carlo Felice (Duca d'Aosta, Armstrong). Il walk pooling è stato curato da Iter – Laboratorio Città Sostenibile, che coordina il progetto Mobilità scolastica.

Gli alunni, a gruppi di classi, hanno giocato e visitato la mostra a cielo aperto allestita con 60 poster selezionati da tre concorsi internazionali sui temi declinati da Smart City, dando vita a un flash mob che ha animato tutta la piazza. "Il titolo di Biennale e Democrazia di quest’ anno è l’Utopia possibile. Con questa iniziativa - ha sottolineato Mariagrazia Pellerino, assessore alle Politiche educative delle Città - vogliamo segnalare che l’utopia possibile è guardare alla città con gli occhi delle bambine e dei bambini perché' e' a loro che la consegniamo affinchè la custodiscano e la migliorino: la progettazione partecipata dai bambini dei luoghi da loro abitati li educa ad essere cittadini consapevoli e creativi e porta, con la crescita di ognuno di loro, la crescita della comunità cittadina".

Citta' Bambine… In città ci abito anch’io… e' il tema del “dialogo a più voci” che si è svolto dalle 16.30 alle 18 al Teatro Gobetti, in via Gioacchino Rossini 8.
L’utopia possibile di una città intelligente ed ecologica nella quale bambini e ragazzi sono cittadini attivi, "portatori di conoscenza e indicatori di una nuova qualità urbana".
Ai lavori, che sono stati aperti da Mariagrazia Pellerino, hanno portato il loro contributo Arnaldo Cecchini, presidente del corso di laurea in Urbanistica all’Universita' di Alghero-Sassari, e Chiara Saraceno, sociologa. L'iniziativa e’ stata promossa da Iter e da Fondazione Oat. (ma.co.)


Pubblicato il 12 Aprile 2013

Stampa questa pagina

Condividi

Torna indietro