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Il sindaco Piero Fassino ha risposto questo pomeriggio a Palazzo civico, durante il Consiglio comunale, alla richiesta di comunicazioni in merito alla vicenda relativa all’apertura di un’indagine della magistratura notificata a otto dirigenti comunali relativa ai Murazzi.
“Abbiamo messo a disposizione dell’autorità giudiziaria tutti i documenti e le informazioni necessarie”, ha detto Fassino, aggiungendo che gli uffici ritengono di aver adempiuto, su questa materia, secondo quanto previsto dalla legge e dai nostri regolamenti”.
“Siamo fiduciosi, ha continuato, sul fatto che la magistratura accerterà che tutto si è svolto regolarmente. Qualora così non fosse valuteremo quali saranno gli addebiti che la magistratura riterrà di elevare e sulla base di quello adotteremo le decisioni che si riterranno necessarie”.
Con l’indagine appena aperta, ha concluso il Sindaco, “l’Amministrazione non può che auspicare che gli accertamenti siano i più rapidi possibili e che si sia adempiuto ad ogni procedura con il rispetto della legalità, ovvio e normale per una Amministrazione come la nostra”.
Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia): sono stupito per come il sindaco sta riducendo la questione. Sette dirigenti comunali indagati, di cui uno è vice direttore generale, una situazione che ha portato al blocco della libera del piano d’ambito sui Murazzi. Occorre certamente rispettare il lavoro della magistratura ma non ci sto a dire che “il nostro intervento finisce qua”. Abbiamo richiesto una commissione di indagine e la maggioranza ci ha opposto il divieto di discuterla in tempi di urgenza. Cosa c’è di diverso col caso Csea? Non si vorrà delegare ai magistrati quello che non è il loro compito, bensì capire se c’è stato un cortocircuito di natura politica su un mancato introito, non da parte di un singolo concessionario ma da parte di un’intera area della movida torinese?. Qui si vuole solo capire se esista responsabilità politica o meno.
Andrea Tronzano (PdL): Alla magistratura spetta valutare gli eventi passati, ma è giusto che il Consiglio discuta sulla nuova delibera, i Murazzi sono un luogo di aggregazione importante. Ma proprio i Murazzi sono un simbolo del fallimento delle politiche del centrosinistra. Al sindaco chiedo se ci sia stata imparzialità ed equità di trattamento con tutti gli altri locali della città. Penso che i dirigenti abbiano applicato delibere di giunta e quindi siano innocenti, sono da chiarire le responsabilità politiche, a mio giudizio evidenti.
Fabrizio Ricca (Lega Nord): Il sindaco non è responsabile di scelte errate delle amministrazioni precedenti. Oggi però bisogna intervenire con decisione sull’apparato comunale facendo una profonda pulizia qualunque sia l’esito delle indagini. Proponiamo una commissione d’indagine come fatto per lo CSEA, rifiutarne l’istituzione sembrerebbe volontà di coprire qualcosa che dà l’impressione che la sinistra sia immersa fino al collo in questioni poco limpide. Fermiamo la delibera sui Murazzi in attesa si sviluppi delle indagini giudiziarie.
Enzo Liardo (PdL): Ho potuto riscontrare che ci sono locali comunali concessi in locazione per i quali l’affitto non viene pagato, mentre altri hanno canoni di affitto esigui. Quali intenzioni ha l’amministrazione comunale a questo proposito?Invece di chiedere l'IMU al massimo livello, riscuota quanto dovuto.
Chiara Appendino (5 Stelle): Al Consiglio non spetta accertare responsabilità penali ma individuare quelle politiche, tutelando tutti i cittadini. Il sindaco si fa carico di responsabilità che riconducono all’amministrazione precedente, perché? La vicenda Murazzi potrebbe denotare una gestione superficiale del patrimonio comunale. Inoltre, il sindaco sostiene che il “sistema Torino” non esiste, ma è chiaro che da vent’anni si configura un abbraccio tra Comune, istituzioni, soggetti privati che ha il PD come fulcro.
In questi anni si è fatto anche molto di positivo, ma il ciclo iniziato con Castellani vent’anni fa deve chiudersi, è tempo di cambiare all’insegna di trasparenza e partecipazione, tagliando i ponti col passato.
Michele Curto (SEL): Devo rendere merito al sindaco per il coraggio e la coerenza dimostrata (che non condivido) nel continuare a difendere e proteggere l’esperienza dell’amministrazione precedente. Dobbiamo però renderci conto della situazione e dobbiamo di conseguenza interrogarci su come intervenire. Credo ad esempio che il perimetro più adatto per la discussione sulla questione che si pone, sia la Commissione Controllo di Gestione. Lì potremmo capire quali sono stati i soggetti concessionari e quali i veri fruitori degli spazi. Ma l’unico modo per fugare ogni dubbio rimane quello di rivendicare la riqualificazione dell’area dei Murazzi tracciandone un quadro di riferimento ben preciso.
Stefano Lo Russo (PD): Vorrei restare al tema del dibattito riguardante gli avvisi di garanzia ai dirigenti del Comune per la questione dei Murazzi e rimandare la discussioni sul futuro generale della città ad altra occasione. Capiterà di sicuro, magari in un Consiglio dedicato.
Nel merito, vorrei stigmatizzare la proposta strumentale della minoranza che ha chiesto la procedura d’urgenza per l’istituzione di una commissione d’inchiesta, paragonando la questione in oggetto a quella di CSEA. Ma vorrei ricordare che in quell’occasione ci furono degli arresti, mentre oggi siamop di fronte ad avvisi di garanzia e all’avvio dell’indagine
Confidiamo in un risultato che tolga ogni dubbio sull’operato dei dirigenti e speriamo che i tempi per i risultati dell’indagine siano brevi, a tutela dell’amministrazione e delle persone sottoposte ad indagine.
Così non fosse, sia chiaro che l’atteggiamento del Partito Democratico sarà netto: se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi!
Silvio Viale (PD): Va apprezzato il sindaco per aver risposto in prima persona su un tema che riguardava la precedente amministrazione, e non avere delegato. Va tenuta separata la delibera dal procedimento d’inchiesta in corso.
Nella replica, in chiusura di dibattito, il sindaco ha sottolineato come la delibera sul piano d’ambito dei Murazzi rappresenti un elemento di discontinuità nel modo di affrontare un problema e di offrire risposte.
Ma, ha evidenziato, resta la continuità nell’ambito delle nuove vocazioni e identità che la Città ha ridefinito da vent’anni a questa parte e che caratterizzeranno ancora il prossimo futuro.
Ufficio stampa Consiglio comunale