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Su richiesta dei consiglieri PD Lucia Centillo e Roberto Tricarico, il vicesindaco Tom Dealessandri è intervenuto oggi in Sala Rossa per fornire comunicazioni sulla sentenza emessa il 15 marzo 2013 dal Giudice del Lavoro, che prevede il re-integro dei 56 lavoratori del Consorzio di formazione professionale Csea già dipendenti del Comune di Torino. In precedenza, il 19 settembre 2012, il Consiglio Comunale aveva approvato un ordine del giorno proposto dai consiglieri Michele Curto (SEL), Enzo Liardo (PdL) e Lucia Centillo (PD), che chiedeva a Sindaco e Amministrazione di “svolgere, in tempi brevissimi, ogni iniziativa utile, volta a risolvere i problemi degli ex dipendenti Csea, già dipendenti comunali, nel rispetto dell'articolato della convenzione decaduta, e farli ridiventare titolari di rapporto di lavoro con la Città”.
Tom Dealessandri: “Venerdì scorso il Giudice del Lavoro ha emesso una sentenza che prevede la re-integrazione dei dipendenti Csea già dipendenti del Comune di Torino nel 1997, quando c’è stata la cessione del Consorzio. La sentenza chiede di garantire il rapporto di lavoro presso il Comune di Torino a far data dal 24 aprile 2012 e di disporre l’effettiva assunzione in servizio. Da aprile 2012 all’effettiva entrata in servizio si deve inoltre corrispondere il pagamento dei salari e dei contributi previdenziali per quanto non coperto da cassa integrazione o da altri rapporti di lavoro.
Entro 60 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza: gli Uffici comunali valuteranno la possibilità di appellarsi su alcune questioni. La sentenza sarà comunque applicata”.
Lucia Centillo (PD): Prendo atto, con favore, di quanto detto dal vicesindaco di applicare subito quanto espresso dalla sentenza sul reintegro degli operatori Csea. Chiederei di esprimersi per non fare ricorso contro questa decisione. Gli operatori, per quanto riguarda il loro reintegro, non devono essere pensati come a una zavorra, ma essere impiegati, grazie alla loro professionalità, in settori critici come il welfare e l’istruzione.
Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia): Voglio solo sottolineare due cose. La prima: la sentenza è un obbligo e non una concessione di questa Amministrazione. Vorrei poi dire che non sono così ottimista come la consigliera Centillo sul ricorso dell’Amministrazione. Perché se il Sindaco ha detto che la Città non farà ricorso, il vicesindaco ha appena detto che si valuterà dopo aver visto le motivazioni. Dica prima e chiaramente se c’è la volontà politica di trascinare il procedimento giudiziario fino all’ultimo grado, chiedendo la sospensione dell’esecutività della sentenza.
Roberto Tricarico (PD): Il dispositivo della sentenza offre la possibilità di risolvere una situazione che non pareva avere altre soluzioni. La riassunzione di questi lavoratori e lavoratrici è un’opportunità e occorre pianificare il loro inserimento nei settori carenti di personale. Tutto il Consiglio Comunale deve sostenere l’Amministrazione in questo percorso, escludendo ogni ipotesi di ricorso in giudizio.
Michele Curto (SEL): Saluto con piacere la volontà espressa oggi dal vicesindaco di accogliere quanto disposto dalla sentenza. Non aspetterei ulteriori sentenze (come quella per i lavoratori con patrocinio legale del sindacato): dobbiamo colmare subito questo fossato apertosi tra il Comune e quei suoi lavoratori, risorse preziose da utilizzare. Mi auguro che non si vogliano fare differenziazioni tra loro. Ci sono tanti vincitori di concorsi che attendono di sapere se saranno assunti. Non creiamo divisioni tra lavoratori.
Enzo Liardo (PdL): Condivido gli interventi di chi mi ha preceduto: è un bene salvaguardare vittime innocenti. Perché di questo si tratta nel caso dei lavoratori Csea. Ma non c’era bisogno di una sentenza, c’era un accordo ben preciso che non andava disatteso. Adesso è opportuno procedere speditamente per riammettere questi lavoratori all’interno della macchina comunale.
Chiara Appendino (5 Stelle): Non ho molto da aggiungere. Contenta per la sentenza, sono preoccupata per la capacità del Comune di riassumere i lavoratori Csea e per il piano complessivo delle assunzioni nel 2013. Penso servirebbe aprire una discussione più ampia, ma servono volontà politica e trasparenza. E forse il Sindaco potrebbe dare un segnale forte in questo senso, partendo proprio dalla riduzione dello stipendio del suo protavoce.
Andrea Tronzano (PdL): Chiedo alla presidenza di calendarizzare in una prossima Conferenza dei capigruppo una discussione sui criteri adottati dall’Ufficio stampa del Comune per la pubblicazione delle notizie, visto che non ho trovato quella riguardante la sentenza su Csea.
Silvio Viale (PD): Contento per i lavoratori, sono preoccupato come amministratore perché la riassunzione di questi lavoratori comporta un livello aggiuntivo di spesa e, considerando anche gli altri lavoratori in attesa di assunzione perché vincitori di concorso, non so quale sia la capacità del Comune di farvi fronte nel 2013.
Nella replica, al termine del dibattito in Sala Rossa, il vicesindaco Tom Dealessandri ha chiarito che le questioni su cui si discute oggi non erano chiare ad aprile dello scorso anno.
Posizione ribadita anche dal sindaco Piero Fassino: “La sentenza arriva ora, anche perché in passato si è lavorato molto per offrire una prospettiva a Csea”.
Qualsiasi discussione – ha concluso il vicesindaco – comunque sarebbe stata impossibile prima del rientro del Comune di Torino nel Patto di Stabilità. E anche la sentenza di venerdì non è chiara del tutto: bisognerà attendere le motivazioni, previste entro 60 giorni – ha detto Dealessandri – per capire se si tratta di prosecuzione di un rapporto di lavoro oppure di nuove ammissioni dei dipendenti Csea.
Il vicesindaco ha comunque spiegato che la Città non richiederà una sospensiva, ma applicherà la sentenza, riservandosi la possibilità di valutare un eventuale ricorso in appello dopo una lettura attenta della sentenza medesima. E che ovviamente nei prossimi mesi l’applicazione dovrà comportare un ragionamento complessivo su assunzioni possibili in rapporto a coperture finanziarie e vincoli di legge.
(M.Q. - T.D.N. - C.R. - M.L. - Ufficio stampa Consiglio Comunale)