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L’assessore comunale alla viabilità, Claudio Lubatti, ha risposto in Aula alla richiesta di comunicazioni del consigliere Andrea Tronzano in merito al blocco della metropolitana di mercoledì 27 febbraio.
“Le cause delle nove ore di blocco del metrò torinese – ha spiegato l’assessore – sono tutt’oggi in fase di analisi. Trattandosi di un sistema ad alta informatizzazione (e senza autista) alla prima anomalia segnalata dal sistema, il servizio si interrompe.
“Una prima macro analisi ci consente di dire che si è trattato di un sovradimensionamento dei flussi dei dati sulle vie informatiche. Ma i tecnici sono ancora al lavoro per capire nel dettaglio le cause del blocco e proporre una soluzione per il futuro.
“Una prima miglioria introdotta a seguito del blocco è stata l’introduzione di un filtro a monte (un router) di pre-diagnostica. L’intervento di sblocco del software è stato fatto in remoto da Parigi. L’obiettivo è giungere a un sistema d’intervento da far avviare direttamente qui da Torino”.
“Non appena si giungerà a una completa analisi della cause del blocco sono disponibile a riferire i risultati ai Consiglieri comunali in Commissione”.
Di seguito una sintesi del dibattito dei Consiglieri comunali:
Vittorio Bertola (M5S): E’ una situazione inaccettabile. La percentuale di difettosità è superiore ad altre linee di metropolitana in tutto il mondo, con analoghe caratteristiche.
Occorre un’analisi approfondita sugli impianti. L’impianto dovrebbe durare decine d’anni con una puntuale manutenzione. Non è possibile che dopo soli sette anni la metro presenti costantemente dei problemi ai convogli, ai tornelli, alle scale mobili e ai pannelli informativi.
Andrea Tronzano (PdL): Ho chiesto le comunicazioni perché il problema è grave. Dobbiamo focalizzare la nostra attenzione su due aspetti fondamentali: il primo riguarda il sistema di backup, che deve entrare in funzione quando si rompe il principale.
L’altro aspetto è l’alimentazione elettrica che deve essere gestita con un doppio canale.
Spero che Siemens, la società fornitrice del software, abbia previsto il sistema di backup altrimenti occorre chiedere i danni e anche GTT non sarebbe esente da responsabilità.
È necessario capire oggi cosa ci serve in futuro, così da poter fare investimenti mirati e risparmiare. Chiedo un approfondimento in II Commissione dei contratti di fornitura e manutenzione stipulati da Siemens con GTT”.
Paola Ambrogio (FdI): “I due episodi in pochi giorni si aggiungono a tutte le altre segnalazioni che riguardano tutto il sistema e di cui abbiamo già presentato un dossier.
Non possiamo permetterci questi blackout di servizio, dobbiamo garantire una continuità e un pronto ripristino del funzionamento, altrimenti così si crea nei passeggeri la paura di utilizzare la metro”.
Maurizio Marrone (FdI): “Ho poco da aggiungere ai Consiglieri che mi hanno preceduto. Volevo solo rilevare che se questo accade con una linea metropolitana cosa sarà quando ce ne saranno due? Si deve riflettere non solo sui treni ma anche sulle stazioni.
Sulla metropolitana che diventa un disservizio inviterei anche il presidente Carbonero, della Commissione controllo gestione, a programmare un’audizione con i vertici Gtt.
L’ex sindaco Chiamparino ha giustificato il maxi-debito della Città con la realizzazione della metropolitana, ma a un debito record sta corrispondendo un disservizio record”.
Piera Levi-Montalcini (Moderati): “Credo sia meglio discutere e approfondire il tema in Commissione. Volevo solo far presente all’assessore che non condivido l’ipotesi che prevede ci sia qualcuno esperto sul sistema informatico qui a Torino. Io lascerei in mano agli esperti Siemens, perchè si tratta di software molto complesso. Si può pensare di formare del personale che sia in grado di comunicare più velocemente con gli esperti remoti”.
Domenico Mangone (PD): “Sono cose che possono succedere e certo non è l’assessore il responsabile dell’accaduto. Ma la Città non può permettersi il lusso di 9 ore di blocco della sua unica metropolitana.
Ed è preoccupante che l’assessore affermi, come ha fatto prima in quest’aula, di non conoscere ancora le cause di un guasto che per ben due volte in pochi giorni ha bloccato un servizio ad altissimo livello di tecnologia.
Mi chiedo allora se in Gtt qualcuno era tenuto a evitare il blocco della metropolitana e il suo ripetersi e se i super pagati dirigenti di Gtt sanno quanto sia grave, anche in termini di immagine, un blocco di 9 ore di una metropolitana che ha solo sette anni di vita.
Infine, se la Città ha subito un danno, è risarcibile? E chi dovrebbe risarcire la Città?”.
Silvio Viale (PD): “Gli incidenti possono capitare. Ma la discussione di oggi sulle 9 ore di blocco della metropolitana dimostra quanto sia diventata un servizio importante e necessario per la Città e di come si dovrebbe cominciare a pensare alla Linea 2.
Qualcuno poi ha la memoria corta e dimentica come, non più tardi di dieci anni fa, molti parlavano di metropolitana come di un servizio non necessario.
Infine vorrei dire che serve il senso delle proporzioni: il guasto non è stato un disastro, le precisazioni dell’assessore mi sono sembrate rassicuranti, e non tutte le problematiche devono per forza essere rimandate a una responsabilità politica. Non si chiedono le dimissioni dell’assessore, come non si chiedono dopo una nevicata”.
Ufficio stampa Consiglio comunale