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Creare le condizioni per far sì che nel tempo i problemi legati agli insediamenti Rom e Sinti del torinese trovino una concreta e duratura soluzione, non limitando gli interventi al solo superamento delle emergenze. Insomma, impegnare risorse finanziarie in progetti di ampio respiro che, insieme agli interventi di bonifica ambientale e di carattere igienico-sanitario e sociale, prevedano azioni finalizzate al superamento dei campi nomadi non autorizzati e siano accompagnati da attività mirate all’integrazione e all’inclusione sociale.
Sono queste le considerazioni che, operativamente, rappresenteranno il Nord magnetico per la bussola che farà da guida al comitato di indirizzo “per il superamento delle criticità relative agli insediamenti delle comunità nomadi”, organismo promosso dalla Città di Torino (a cui sono stati invitati a partecipare Regione Piemonte, Provincia di Torino, Università di Torino, Compagnia di San Paolo e rappresentati delle chiese cattolica e ortodossa) che questa mattina si è riunito per la prima volta nella sede dell’assessorato comunale alle Politiche sociali.
Si è messa dunque in moto la macchina chiamata a definire priorità di intervento e progetti che potranno essere finanziati attraverso quei 5 milioni di euro dei fondi statali già destinati al territorio torinese per affrontare i problemi legati ai campi Rom e Sinti, stanziamento ritornato nella disponibilità della Prefettura del capoluogo piemontese dopo essere stato "congelato" lo scorso anno in seguito a una sentenza del Consiglio di Stato, che aveva giudicato illegittimo lo“stato di emergenza” per le comunità nomadi dichiarato dal Governo nel 2008.
E’ dunque possibile contare su risorse senza le quali fino ad oggi “si è cercato di sopperire – come ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, Elide Tisi – con i soli servizi garantiti dalle strutture comunali e con l’aiuto della Compagnia di San Paolo, che ha contribuito a sostenere la rete di organizzazioni del privato sociale e del volontariato impegnate da anni nel territorio torinese”.
“Le criticità relative agli insediamenti – ha sottolineato l’assessore alla Polizia municipale, Giuliana Tedesco – oltre che avere risvolti di ordine pubblico rappresentano un fenomeno complesso e articolato, che richiede la definizione di indirizzi generali e di priorità di intervento.”
“Priorità che – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente, Enzo Lavolta - il comitato definirà nei prossimi trenta giorni, in modo da poter avviare le procedure per l’affidamento di servizi e la realizzazione di progetti nel più breve tempo possibile”. (mge)