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Prima della votazione della delibera sugli indirizzi di gara per la cessione del 49% di Gtt, è avvenuto un dibattito tra i consiglieri comunali, di cui si riporta di seguito. Ha concluso il sindaco Piero Fassino.
Fabrizio Ricca – Lega Nord
E’ sbagliato liberare la vendita senza conoscere l’esito dei parcheggi. Lunedì scorso ho visto i manifestanti che bruciavano, di fronte a voi, le tessere del Pd e spero se lo ricordino la prossima volta che vanno a votare. Un’azienda che avete usato per anni come serbatoio politico. Non so nemmeno se si riusciranno a ottenere i 70 milioni per la cessione delle quote in precedenza rifiutati. Il nostro voto sarà contrario.
Vittorio Bertola – Movimento5stelle
Noi siamo contrari sin dal principio, inoltre ora non si sa cosa succederà dei parcheggi. C’è una volontà di vendere ad ogni costo. Anche chi nella maggioranza diceva di voler salvare Gtt si è poi allineato alla vendita.
Federica Scanderebech – Al centro con Scanderebech
Non sarei intervenuta ma sono stata sollecitata dagli interventi estemporanei di alcuni consiglieri. Ricordo che ho già votato favorevolmente tutte le altre delibere inerenti le dismissioni della Città.
Non capisco quale sia oggi il problema. Voto favorevolmente e consapevolmente alla delibera.
Maurizio Marrone – Fratelli d’Italia
Una parte dei consiglieri di maggioranza non ha voluto metterci la faccia per la votazione di questa delibera. Ciò dimostra che non c’è una vera maggioranza. Oggi si fa un’operazione non politica neanche a livello deliberativo. Si vende il 49% di Gtt lasciando il 100% della governance dell’azienda al privato. Questa amministrazione dovrà rendere conto ai dipendenti di Gtt e a tutti i cittadini.
Guido Alunno – PD
In risposta a ricostruzioni fantasiose ascoltate quest’oggi, sottolinerei 2 aspetti: la coerenza del gruppo PD e della maggioranza che concludono oggi un percorso avviato due anni fa, in linea con gli obiettivi delineati allora (ingresso dei privati e maggioranza pubblica) e la responsabilità che questa maggioranza ci impone in una fase resa più difficile dai tagli di Stato e Regione sul trasporto pubblico locale.
Enzo Liardo – Nuovo Centrodestra
C’è una linea ben precisa: vendere Gtt a prezzo di scampoli. Faccio notare che per una delibera così importante la maggioranza abbia dovuto ricorrere a un voto della minoranza (Scanderebech) per farla approvare. “Che tristezza”.
Marco Grimaldi – Sel
Due mesi fa i giornali si chiedevano:”ce la faranno nostri due eroi..”, cioè i consiglieri di Sel, “..a evitare la cessione dell’80% di Gtt”? Oggi siamo qui a dire che non solo non perderemo il controllo pubblico, ma siamo alla ricerca di un partner industriale pubblico che integri il sistema ferroviario metropolitano ferroviario con Gtt, difendendo l’occupazione.
Angelo D’Amico - Progett’azione
Assessora si lasci toccare dal buon senso che dovrebbe toccare ogni amministratore pubblico. Questa delibera è voluta dalla minoranza della maggioranza, voi la subite ma se credete che serva all’azienda o ai lavoratori di Gtt, vi sbagliate. Salvaguardare oggi qualche posto di lavoro significa metterne a rischio molti di più domani.
Larga parte dell’opposizione vi chiede di dismettere l’80% di Gtt per salvaguardare azienda, lavoratori e utenti, se non lo fate ve ne assumerete tutta la responsabilità.
Piero Fassino, Sindaco
Ringrazio tutti, quale che sia il voto che esprimeranno per la seria discussione sulla delibera. Ringrazio in particolare l’assessore Tedesco che ha seguito la delibera e la maggioranza che ha sostenuto e sostiene il provvedimento e la consigliera Scanderebech che per vera convinzione ha sostenuto questa delibera. Vengo da un’esperienza parlamentare in cui ho visto più volte maggioranza e minoranza convergere sul merito di un provvedimento.
Le ragioni di questa dismissione sono molteplici.
Una è la necessità di liberare risorse per ridurre l’indebitamento della città dovuto alle politiche di investimento. L’altra è una ragione di finanza pubblica. Sappiamo tutti come si sono ridotte le risorse a disposizione dei comuni. Di qui la necessità di fare dismissioni per liberare risorse da destinare ai investimenti e servizi. Oggi un sindaco, a differenza che in passato, oltre a dover fare scelte su quel che deve fare, deve anche capire dove trovare le risorse per farlo. Milano, per esempio, ha ridotto la propria partecipazione in S.e.a. per la stessa ragione per cui oggi deliberiamo la dismissione di Gtt.
Un’altra ragione di tale scelta ragione è la necessità di offrire un servizio di trasporto pubblico adeguato alla domanda espressa dai cittadini. Per farlo occorrono flussi finanziari adeguati a sostenere i necessari investimenti. Per allargare il perimetro delle risorse finanziarie disponibili, nel caso di una società, occorre aprirne la partecipazione a capitali privati. Lo abbiamo fatto per Amiat, per Trm, per Sagat, lo facciamo per Gtt. Nel caso di Gtt detenendo il 51% delle quote saremo pienamente coinvolti. Ogni volta che facciamo una dismissione noi cerchiamo un partner in grado di fare delle politiche industriali, non ci interessano dismissioni a carattere finanziario. [Rispondendo a chi dai banchi della minoranza sostiene che Sagat non è un buon esempio in tal senso, Fassino, annuncia per i prossimi giorni sue comunicazioni su Sagat e spiega che le difficoltà di Sagat sono strettamente legate a quella di Alitalia].
Dunque noi cerchiamo partner capaci di promuovere lo sviluppo massimo del trasporto pubblico locale.. Infine per ciò che riguarda la cessione della società che gestisce i parcheggi non abbiamo ancora offerte definitive. Andremo avanti e ci rivolgeremo ai nove soggetti che hanno manifestato il proprio interesse concedendo un tempo maggiore che consenta loro di presentare offerte definitive entro metà marzo. Sulla base della delibera che votiamo questa sera,potremo avviare una procedura di pre-qualifica e a marzo, dopo la dismissione dei parcheggi, avvieremo la gara relativa a Gtt.
Segnalo sulla base di un’osservazione fattuale e non polemica, che Gtt ha un credito con la Regione Piemonte di circa 300 milioni di euro.
(tdn-sl) - Ufficio stampa del Consiglio comunale