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Riunione congiunta oggi presso la sede della Provincia di Torino tra la Commissione Ambiente provinciale, presieduta da Angela Massaglia, e le Commissioni del Comune di Torino Ambiente, presieduta da Marco Grimaldi, e Trasporti, presieduta da Domenico Carretta, con la partecipazione dell’assessore all’Ambiente della Provincia Roberto Ronco e dei tecnici dei due Enti.
L’obiettivo dell’incontro: realizzare una politica condivisa a livello metropolitano sul tema della qualità dell’aria.
Per ridurre i valori di PM10 e biossido di azoto (NO2), ora a livelli critici, sono stati ipotizzati quattro scenari di intervento per limitare la circolazione veicolare nel territorio della Provincia: base, avanzato, ambizioso, coraggioso.
Lo scenario base è quello attualmente previsto dalla normativa regionale in vigore, al quale quasi tutti i Comuni si sono adeguati.
Nello scenario avanzato vengono bloccati tutti i veicoli euro 0 compresi quelli commerciali pesanti e quelli alimentati a GPL e Metano, che hanno fattori emissivi molto elevati. Vengono uniformati gli orari dei blocchi; tutti i veicoli fermati hanno almeno 19 anni.
Lo scenario ambizioso prevede il blocco degli euro 1 benzina per auto e veicoli commerciali leggeri (mezzi con più di 15 anni) e di auto e veicoli commerciali euro 3 diesel (gli ultimi euro 3 sono stati venduti nel 2005) solo nella ZTL, dalle ore 7.90 alle 19.00. I Comuni potrebbero però scegliere di bloccare solo gli euro 3 diesel con più di 10 anni e di non limitare i veicoli commerciali euro 3 diesel. Gli orari di inizio della ZTL verrebbero uniformati alle ore 7.30. I Comuni che non hanno ZTL possono istituirla o solamente anticipare gli orari per i veicoli già bloccati.
Infine, nello scenario coraggioso, si ipotizza di estendere le limitazioni precedenti a tutto il territorio provinciale (e quindi non più solo nella ZTL) dalle ore 8.00 alle 19.00.
Gli interventi, che verranno discussi nella riunione del prossimo 12 novembre del Tavolo di Coordinamento tra i Comuni e la Provincia di Torino (che raggruppa 17 Comuni), prevedono quindi una limitazione dei veicoli più inquinanti almeno in aree ristrette delle città (ZTL ambientali), considerando anche che le aree centrali sono mediamente le più servite da trasporti pubblici e posteggi.
Le limitazioni adottate, colpendo le motorizzazioni più inquinanti. assumerebbero anche un carattere educativo e di indirizzo del mercato.
Si ipotizzano anche misure sul trasporto merci, in particolare sui mezzi pesanti (oltre 3,5 tonnellate), sinora mai colpiti da limitazioni. Mancano però ancora dati specifici sul parco veicoli pesanti in circolazione, sui quali viene auspicata un’indagine.
Si prevede inoltre di incentivare l’uso del trasporto pubblico e la mobilità “dolce”, ovvero quella ciclabile e pedonale, favorendo la creazione di nuove Zone 30 e aree pedonali. A breve il Comune di Torino presenterà il Bici Plan, che potrebbero anche essere esteso a livello provinciale.
“Lo scenario ambizioso è alla portata di Torino, ma servono scelte più coraggiose: vogliamo andare oltre la questione PM10 – ha spiegato il presidente Marco Grimaldi – Dobbiamo estendere gli orari della ZTL, serve un piano nuovo di pedonalizzazione, zone 30 e piste ciclabili, per favorire la mobilità sostenibile. In questo senso, il Bici Plan sarà fondamentale”.
“L’obiettivo del miglioramento della qualità dell’aria – ha detto il presidente Domenico Carretta – ci ha portato a fare scelte coraggiose nella riorganizzazione del trasporto pubblico e a incentivare nuove pedonalizzazioni. Far cambiare abitudine a chi si sposta a Torino e in Provincia non è facile, ma ci stiamo provando”.
“L’incontro di oggi tra Provincia e Comune di Torino – ha affermato l’assessore Roberto Ronco – è un’occasione importante per iniziare un percorso condiviso e per chiedere alla Regione Piemonte interventi non estemporanei”.
La presidente della Commissione provinciale Angela Massaglia ha ribadito la necessità di strategie condivise, perché “le questioni ambientali sono diventate anche sanitarie e, con le sanzioni dell’Unione Europea, anche economiche. È un tema che va affrontato anche a livello regionale e interregionale. Il silenzio della Regione Piemonte però non ci aiuta”.
Al dibattito hanno partecipato numerosi consiglieri comunali e provinciali, che hanno sollevato diverse questioni: in particolare, viene ritenuta prioritaria la sostituzione dei mezzi GTT altamente inquinanti e si chiede di valutare adeguatamente l’impatto economico per i cittadini del blocco dei diesel euro 3 in questo periodo di crisi.
(M.Q. - Ufficio stampa Consiglio comunale)