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Un’intesa per veicolare attraverso attraverso [TO]BIKE solo messaggi pubblicitari che non possano provocare un pregiudizio all’immagine della Città. In estrema sintesi, è questo il contenuto dell’accordo tra la Città di Torino e Comunicare srl, la società concessionaria del bike sharing metropolitano che per le sponsorizzazioni del servizio dovrà ora ottenere il preventivo nulla osta da parte degli uffici della direzione Ambiente.
Sui copriruota e nelle ciclostazioni non sarà possibile reclamizzare sigarette, superalcolici, materiale pornografico o a sfondo sessuale, ma saranno bandite anche quelle pubblicità che, rivolgendosi ai bambini e agli adolescenti, tendano ad abusare della loro naturale ingenuità o li inducano a comportamenti dannosi per il loro sviluppo fisico e psichico. Stop anche a tutti i messaggi lesivi della dignità delle persone, sia che utilizzino i bambini in contesti a loro impropri, allo scopo di sfruttarne l’immagine quale oggetto pubblicitario, sia che tendano a collocare le donne in ruoli di subalternità o che diffondano pregiudizi culturali e stereotipi sociali fondati sulla discriminazione di genere, appartenenza etnica, orientamento sessuale, abilità fisica e psichica, credo religioso.
Si tratta di indirizzi di comportamento che erano già stati definiti dalla Città di Torino nel 2002 in occasione della deliberazione con la quale era stato approvato il “Codice di comportamento relativo alla pubblicità di iniziative realizzate in collaborazione o con il patrocinio del Comune” Principi peraltro ribaditi nel vigente “Regolamento per la disciplina dei contratti”, all’articolo 28.
“La sponsorizzazione dei privati – commenta l’assessore Enzo Lavolta – rimane un grande occasione per l’implementazione di un servizio come quello del bike sharing che dalla sua attivazione ha conosciuto una crescita costante e continua di gradimento tra i cittadini. Desideriamo incrementare sempre più il servizio e ci siamo attivati anche incontrando i mobility manager di alcune imprese che si erano fatte vive manifestando la volontà di realizzare nuove stazioni nei pressi delle loro sedi. Con il completamento della sua estensione a circa 200 stazioni tra la Città e i Comuni della Cintura, il Bike Sharing sarà una valida alternativa all’automobile offrendosi anche come un interessante veicolo di promozione per le imprese”.
“[TO]BIKE è espressione di un progetto complesso e ambizioso che, nel tempo, ha acquisito anche una valenza sociale,” afferma Pietro Drago – amministratore della Comunicare s.r.l., azienda affidataria del servizio “inserendosi con grande autorevolezza nelle dinamiche urbane e nelle abitudini quotidiane dei suoi abbonati rappresentando il mezzo ideale per raggiungere luoghi di interesse e svago. In questa cornice è allora di grande rilevanza il ruolo svolto da tutti coloro che operano sul territorio e che scelgono di investire nel nostro servizio finanziando l’installazione di una nuova postazione e contribuendo ad accelerare il processo di ampliamento della rete di stazioni [TO]BIKE. Ci auguriamo che questa attitudine green del settore privato diventi motore di nuove strategie aziendali finalizzate al sostegno di un servizio diventato ormai parte integrante della città”.
Il consenso, raccolto con il lavoro costante sulla strada, è espresso senz’ombra di dubbio dai numeri che caratterizzano il periodo di attività di [TO]BIKE: oltre 21.000 abbonamenti emessi, 6.000 prelievi medi giornalieri sono la costante di utilizzo del servizio che il 19 settembre, in occasione dello sciopero GTT, ha fatto registrare il record assoluto di prelievi con lo straordinario dato di 7.243 prese in 24 ore. Ciò testimonia, in maniera inconfutabile, la straordinaria risposta della città al servizio di bike sharing.
Le 82 postazioni attualmente attive sono ormai protagoniste delle abitudini di spostamento di molti torinesi che utilizzano [TO]BIKE per i tragitti casa/lavoro, per raggiungere i vari poli universitari, per gli spostamenti notturni a integrazione e parziale sostituzione dei mezzi di trasporto pubblico. Il servizio ha oggi il grande pregio di aver messo in bici non solo gli abitudinari delle due ruote, ma soprattutto un’ampia fascia di utenti che hanno riscoperto i vantaggi di questo comodo, veloce e sostenibile mezzo di spostamento.