Città di Torino > Ufficio Stampa > Comunicati stampa 2012 > SETTEMBRE
Nel corso degli ultimi anni, all’interno del piano di valorizzazione nazionale e internazionale della Città è stato assegnato un ruolo molto importante all’enogastronomia - e alla riflessione intorno ai problemi più generali della produzione agroalimentare - settore nel quale Torino, e il distretto circostante, vantano una particolare eccellenza. Con cadenza biennale la città della Mole ospita sia il Salone del Gusto, la cui ultima edizione – nel 2010 - ha richiamato oltre 200mila visitatori, sia Terra Madre, meeting mondiale della rete delle comunità del cibo. Fra un mese, il 25 ottobre, le due manifestazioni apriranno i battenti nei padiglioni di Lingotto Fiere e all’Oval per cinque giorni.
Oggi, la Giunta comunale, su proposta di Maurizio Braccialarghe, Assessore alla Cultura, Turismo e Promozione della città, ha approvato il finanziamento del fondo patrimoniale delle manifestazioni: 640 mila euro sono stati assegnati al Comitato Salone del Gusto, un milione 50 mila alla Fondazione Terra Madre.
Palazzo Civico ha sostenuto dal 2004 sia gli sforzi organizzativi e finanziari di Terra Madre, le cui ricadute mediatiche sull’immagine di Torino e del contesto territoriale, sono state altissime, sia – dal 2006 - al Salone del Gusto con la contestuale titolarità con Regione Piemonte e Slow Food dei marchi. Quest'anno sarà dedicata particolare attenzione al tema della nutrizione, peraltro filo conduttore (“Nutrire il Pianeta”) dell’Esposizione Universale del 2015, che si svolgerà nel comprensorio milanese: “Tale argomento si tradurrà in un’innovazione importante – ha sottolineato questa mattina Braccialarghe ai colleghi di Giunta – attraverso la definitiva integrazione del Salone del Gusto con Terra Madre in un unico grande evento agroalimentare aperto a tutti”.
Le due manifestazioni si pongono così come una grande narrazione collettiva, consentendo agli addetti ai lavori, come al grande pubblico, di avere un’esperienza che unisce il mondo della produzione a quello dei consumatori. In questi anni la Fondazione Terra Madre ha dato centralità alle comunità del cibo: gruppi di persone, fortemente legati a un territorio dal punto di vista storico, sociale e culturale che producono, trasformano e distribuiscono cibo di qualità in maniera sostenibile. Le ultime tre edizioni del Salone hanno segnato un percorso in ascesa: nel 2010 hanno partecipato 910 espositori (il doppio del 2006), provenienti da 288 presidi, 106 dei quali internazionali, quasi un quarto dei visitatori proveniente dall’estero. Un appuntamento che si stima abbia avuto una ricaduta sul territorio di oltre 30 milioni di euro. (lc-gf)