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Comunicato stampa

TAV, ANDARE OLTRE I FORMALISMI PER EVITARE INFILTRAZIONI MAFIOSE NEGLI APPALTI

Il Commissario straordinario per l’asse ferroviario Torino-Lione Mario Virano e il direttore generale LTF (Lyon Turin Ferroviarie) Marco Rettighieri sono stati auditi oggi pomeriggio dalla Commissione consiliare Speciale per la promozione della cultura della legalità e del contrasto dei fenomeni mafiosi, presieduta da Roberto Tricarico.

Oggetto dell’incontro: le misure in atto e quelle che verranno prese per prevenire infiltrazioni mafiose nel cantiere Torino-Lione, anche alla luce del Protocollo in materia sottoscritto stamattina nella prefettura di Torino dal prefetto Alberto Di Pace, dal Sottosegretario di Stato all’Interno Carlo De Stefano, da LTF e dalle Organizzazioni Sindacali Fillea CGIL, Filca CISL e Feneal UIL, relativo però al solo cantiere per la realizzazione della quarta e ultima discenderia del tunnel di base, a Chiomonte. L’obiettivo è di estendere poi i contenuti del Protocollo alla realizzazione dell’intera opera. Il documento dovrebbe quindi essere inserito nel Trattato italo-francese che verrà prossimamente ratificato dai Parlamenti delle due nazioni, in modo da integrare la legislazione francese, che non contempla una normativa in materia di antimafia.

Virano ha ringraziato per l’invito: “È un’opportunità per socializzare il lavoro svolto e avere ulteriori riscontri, per renderlo sempre più efficace. C’è l’esigenza di garantire legalità e trasparenza e, nel rispetto della normativa in materia di concorrenza, di generare i massimi benefici possibili sul territorio. Non possiamo però avallare le operazioni denigratorie di chi insinua che le infiltrazioni mafiose siano connaturate alla realizzazione dell’opera in sé. Inoltre, ogni atto è sottoposto a una triplice verifica: da parte della Corte dei Conti italiana, di quella francese e di quella europea”.

La Commissione Antimafia ha ribadito tre priorità: impedire il fenomeno del lavoro irregolare e garantire la piena applicazione dei contratti di lavoro di riferimento; garantire il rispetto della disciplina legislativa in materia di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro e delle migliori pratiche in questo campo; contrastare l’infiltrazione delle organizzazioni criminali.

È stato espresso apprezzamento per la creazione del GITAV, il Gruppo Interforze TAV, coordinato da un colonnello dell’Arma dei Carabinieri, che da quasi un anno compie operazioni di intelligence su tutti i soggetti in contatto con il cantiere Torino-Lione, per prevenire possibili infiltrazioni mafiose. Così come è stato condivisa l’impostazione di promuovere l’uso delle gare “economicamente vantaggiose”, invece di quelle che utilizzano la tecnica del “massimo ribasso”.

Le considerazioni della Commissione Speciale sono state raccolte in una nota che il presidente Roberto Tricarico e il coordinatore del Gruppo Appalti della Commissione Marco Grimaldi hanno consegnato a Virano e Rettighieri.

Per il presidente Tricarico “è necessario andare oltre i formalismi normativi per prevenire infiltrazioni mafiose nella più rilevante opera che verrà realizzata nel nostro territorio. La nostra Commissione vigilerà sul Protocollo di legalità siglato oggi, nella convinzione che vengano seguite le migliori pratiche per evitare che le mafie possano mettere le mani sugli appalti TAV, danneggiando le imprese sane e il tessuto socio-economico del nostro territorio”.

“Auspichiamo – ha dichiarato Grimaldi – che il lavoro svolto possa stimolare e impegnare l’Unione Europea ad armonizzare le legislazioni antimafia e le misure di contrasto alle organizzazioni criminali”.

L’incontro fa seguito alle audizioni di rappresentanti delle società partecipate dal Comune di Torino per approfondire le tematiche su informative e comunicazioni antimafia nell’ambito degli appalti pubblici, sulle quali sta lavorando da mesi il “Gruppo Appalti” della Commissione Antimafia.

(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 11 Settembre 2012

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