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Un fondo da un milione di euro per rendere meno pesanti gli effetti della nuova imposta sulla casa. A giovarne saranno pensionati e lavoratori dipendenti proprietari di prima casa, che dichiarano un reddito Isee inferiore a 13mila euro.
La decisione di costituire un fondo perequativo sull’Imu a tutela dei redditi più bassi - già annunciata dall’assessore Gianguido Passoni all’approvazione del Bilancio di previsione per l’anno 2012 - è stata messa nero su bianco in un documento che questo pomeriggio è stato firmato dal responsabile delle politiche finanziarie di Palazzo civico, insieme al vicesindaco Tom Dealessandri e ai rappresentanti delle organizzazione sindacali Cgil, Cisl e Uil.
Il contributo – come si legge nel testo dell'intesa - in una prima fase sarà al massimo di 100 euro per famiglia e sarà corrisposto a copertura dell’imposta pagata, al netto delle agevolazioni per la prima casa e per i figli previste dalla legge.
Che cosa dovranno fare le famiglie per riceverlo? Le modalità di erogazione non sono ancora state decise, ma – spiega l’assessore Passoni – “pensiamo di rendere il più semplice possibile automatico il godimento dell’agevolazione da parte dei beneficiari mediante sconti sulle altre tariffe pagate al Comune, come quelle relative alla Tarsu, alle rette per gli asili nido, alla refezione scolastica o altre ancora”.
L’intesa stabilisce anche che il Comune di Torino in accordo con Cgil, Cisl e Uil si impegna a “verificare l’andamento del fondo e a implementarne le risorse al fine di allargare la platea di chi può usufruire delle agevolazioni (utilizzando la seconda fascia Isee che comprende i redditi tra 13mila e 17mila euro) secondo modalità e quantità che saranno definite congiuntamente al momento del pagamento della seconda rata dell’Imu, compatibilmente con le risorse del bilancio”.
Comune di Torino e sindacati si incontreranno nuovamente entro il mese di ottobre per verificare i risultati ottenuti attraverso l’istituzione del fondo perequativo, esaminare le modalità applicative ed eventualmente introdurne di nuove se necessarie al raggiungimento degli obiettivi concordati tra Amministrazione comunale e Cgil, Cisl e Uil. (mge)