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Quadro sulle misure messe in campo dalla Città per contrastare la disoccupazione, quello illustrato dal vice sindaco Tom Dealessandri, nel corso della commissione Lavoro, presieduta da Domenico Mangone, questo pomeriggio a Palazzo civico.
La Città dedica al lavoro 3 milioni 450 mila euro, oltre ad avvalersi di risorse derivanti da progetti nazionali ed europei.
Questi i principali dati riferiti all’attività: dal primo semestre 2011 al primo semestre 2012, più di 6000 cittadini si sono registrati al sistema informativo ed hanno usufruito di azioni di sostegno al reddito o di inserimento lavorativo.
Duemiladuecento hanno usufruito solo di consulenza individuale, 1100 hanno beneficiato di alcune iniziative, 1936 hanno partecipato a seminari dedicati alla ricerca di lavoro.
Ma sono ben trentamila le persone transitate dagli sportelli lavoro di corso Ferrucci, via Carlo del Prete e in quelli collocati nelle Circoscrizioni 3 e 5.
Sono 390 le persone prese in carico dal progetto di ricollocazione, 250 hanno avuto un lavoro da maggio 2010 a maggio 2012, 59 giovani under 29 sono stati inseriti in percorsi di inserimento lavorativo, 14 sono stati collocati. Sono stati attivati 150 tirocini, di cui 94 realizzati con imprese in alcuni Paesi europei.
Al momento ci sono 500 persone impegnate nei cantieri,
La Città ha inoltre anticipato la cassintegrazione per 370 lavoratori.
Il vice sindaco ha evidenziato come il 49% della popolazione in cerca di lavoro abbia un livello di istruzione che non va oltre la scuola dell’obbligo. Quest’anno ci sono già 10 mila nuove disponibilità nel primo semestre 2012, è stato raggiunto un tasso di disoccupazione giovanile pari al 36%, negli ultimi 3 – 4 anni.
Le ore di cassintegrazione sono passate da 13 milioni del 2008 ai 61 milioni del primo semestre 2011. Oltre 12 mila sono i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità.
Per la prima volta siamo di fronte ad un saldo negativo tra nuove imprese e imprese che chiudono.
Dealessandri ha anche sottolineato come occorrano nuovi rapporti tra gli enti per dare migliori risposte alla domanda di lavoro e come, nello stesso tempo, sia necesaria una migliore integrazione dei progetti.
Nel corso della riunione è stata audita l’Associazione Lavoro Piemonte – over 40, nata con l’obiettivo di mettere in evidenza il problema di una categoria “che viene considerata invisibile” e che annovera, al suo interno, persone che hanno perso il lavoro dopo il quarantesimo, cinquantesimo o sessantesimo anno di età e non riescono a ricollocarsi.
F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale