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Per tre serate, da lunedì 25 a mercoledì 27 giugno, sulla Mole Antonelliana, a partire dalle ore 22, si spegnerà il collare tricolore e comparirà il messaggio “Chi compra DROGHE finanzia le MAFIE, le loro VIOLENZE e il TERRORISMO”. E’ in questo modo che Torino, accogliendo l’invito del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, aderisce alla “Giornata internazionale contro il consumo e il traffico illecito di droga”. Indetta dalle Nazioni Unite venticinque anni fa per ricordare l’obiettivo comune a tutti gli stati membri di creare una comunità internazionale libera dalla droga, la Giornata internazionale si celebra ogni anno il 26 giugno.
Con il capoluogo piemontese, sono una ventina i comuni italiani che la prossima settimana hanno accettato di mettere a disposizione un monumento simbolo della città come sfondo per proiettare uno slogan o un’immagine contro l’uso di sostanze stupefacenti. L’iniziativa che coinvolge le Amministrazioni locali – come ricordano dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri – si pone tra gli obiettivi quello di sensibilizzare, soprattutto i giovani, sul fatto che rifiutare l’uso delle droghe e quindi il loro acquisto, anche quello di una singola dose per passare un fine settimana “diverso”, significa prima di tutto rispettare se stessi e, dato non meno importante, rispettare la legalità, evitando nei fatti di diventare finanziatori di organizzazioni criminali che accumulano le loro fortune sui proventi ottenuti con la vendita della droga ed esercitano il loro violento potere sulla società civile.
Oggi nel mondo, secondo l’ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), sono c irca 200 milioni coloro che assumono droghe almeno una volta all’anno. Di questi, 25 milioni sono considerati tossicodipendenti. Ogni anno sono 200mila le persone muoiono per malattie correlate all’uso di droghe. I maggiori consumatori sono i giovani, i quali – sempre secondo l’UNODC - ne utilizzano più del doppio della popolazione generale, tre volte in più nel caso della cannabis.
(mge)