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Il Progetto Torino Città d’Acque prosegue nella sua realizzazione lungo la sponda nord del torrente Sangone. Chiusi i lavori del lotto II del parco Sangone nel 2007, si punta ora ad acquisire i terreni di proprietà privata che ancora sono presenti nell’area destinata a parco dal Piano regolatore generale.
Grazie a una norma del PRG (art. 21 comma 3 delle NUEA) la città può avviare con i proprietari di queste aree una trattativa a costo zero per l’Amministrazione: in cambio dell’acquisizione senza oneri da parte degli uffici comunali, si concedono ai privati diritti edificatori (con un indice di edificabilità pari a 0,005 al metro quadrato) in altra area dove è possibile costruire.
Con la delibera approvata oggi dal Consiglio comunale, si è concluso l’iter per l’acquisizione del primo terreno privato da parte della Città di Torino senza oneri di spesa per l’Amministrazione. “Una procedura che ha visto la collaborazione della Divisione Urbanistica con i Servizi Ambiente e Verde Grandi Opere– ha sottolineato Ilda Curti, assessore all’Urbanistica – per accompagnare con attenzione il primo passo; a questa seguiranno altre aree private limitrofe che sono attualmente in corso di contrattazione”. Sono infatti sette i proprietari interessati e almeno quattro di loro hanno già dato piena collaborazione. “Le aree – spiega ancora Curti - devono essere cedute alla Città bonificate e liberate da eventuali orti abusivi. La concertazione tra le competenze dei settori del Comune ha permesso di accelerare i tempi e fare il primo importante passo verso la realizzazione del nuovo parco Sangone”.
Grazie a questo proficuo lavoro di acquisizione, a partire dal prossimo autunno avrà inizio la progettazione del tratto compreso tra il mausoleo della Bela Rosin e corso Unione Sovietica, lungo la striscia di terra che costeggia strada del Castello di Mirafiori. “Unito al lotto già realizzato e al parco Colonnetti, il nuovo parco avrà un’estensione complessiva di 500mila metri quadrati – sottolinea Enzo Lavolta, assessore al Verde pubblico -. Sarà il polmone verde più grande della città, con una vocazione prettamente naturalistica. Se l’iter non incontrerà ostacoli, il cantiere sarà aperto alla fine del 2013”. (m.m.)