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Approvata la delibera degli indirizzi in tema di Tarsu (rifiuti), Cosap (Occupazione spazi pubblici), Cimp (iniziative pubblicitari) e i diritti sulle pubbliche affissioni (23 voti favorevoli, 9 contrari).
Prima dell’approvazione del Bilancio di previsione 2012, ci sarà un altro provvedimento degli indirizzi in tema di tariffe, rette, canoni e altre materie simili.
La Tarsu prevede per le utenze domestiche, un incremento massimo del 3%, mentre per le altre un massimo del 4,5%.
Gli sgravi saranno decisi dalla Giunta, dopo una valutazione dell’impatto dei cantieri per opere pubbliche. Possono essere presi in considerazione i lavori della linea 1 della Metropolitana (piazza Bengasi); il Passante ferroviario e il parcheggio di piazza Chironi.
Potrà esserci un’agevolazione (con certificazione Isee, Indicatore della situazione economica equivalente) per i nuclei familiari (dal 20% al 50% in base al reddito, fino a 24mila Euro/anno). Sgravi anche per quanti sono in cassa integrazione a zero ore per almeno 12 settimane, iscrizione nelle liste di disoccupazione o di mobilità da almeno 3 mesi, sospensione dal lavoro per almeno 90 giorni lavorativi (L.2/2009). Sgravio massimo 50%.
Agevolazioni per i luoghi stabili di culto (10%) e per le Organizzazioni onlus (30%).
La tariffa Cosap si incrementerà per un massimo del 5%. Così come per la Tarsu, sgravi per i cantieri per le tre opere pubbliche già citate (Metropolitana, Passante ferroviari e parcheggio piazza Chironi).
Le tariffe resteranno invariate, rispetto al 2011, per Cimp (Canone sulle iniziative pubblicitarie) e i diritti sulle pubbliche affissioni.
Nell’illustrare la delibera, l’assessore al Bilancio Gianguido Passoni ha annunciato che per la prima volta i cittadini riceveranno le cartelle di pagamento mensilizzate, in modo che possano essere divise in rate e pagate in modo più agevole.
“Questa delibera - ha evidenziato Passoni - conferma la volontà di garantire non solo una maggiore equità ma anche un’attenzione ai cittadini, data la fase di crisi economica che sta vivendo il Paese”.
Con la delibera è stata approvata anche una mozione di accompagnamento presentata dal consigliere Andrea Tronzano (Pdl) con 32 voti favorevoli su 32 presenti, con la quale si impegna la Giunta ad adottare una convenzione con i condomini per consentire loro di non pagare il canone Cosap, in cambio della dovuta manutenzione dei marciapiedi per quanto riguarda i cosiddetti “precari edilizi” (intercapedini, bocche di lupo, griglie).
Prima della votazione sono intervenuti i consiglieri Tronzano (Pdl) Scanderebech (Fli) Marrone (Pdl) Ricca (Lega Nord) Appendino (Movimento 5 stelle) e Lo Russso (PD). Di seguito le loro dichiarazioni.
Tronzano - PDL
Sulla Tarsu, come già detto in commissione, non stiamo facendo il possibile. Si deve valutare il “porta a porta” troppo costoso e non applicato a tutti. Qualcosa che non funziona in Amiat c’è.
I commercianti sono i nuovi poveri di questi tempi e devono avere l’efficienza e la comprensione dell’Amiat affinchè sia diminuita la tassa.
Scanderebech – FLI
L’area di Basse di Stura, dopo la chiusura della discarica (che ha fatto perdere ad AMIAT 52 milioni) non è ancora stata oggetto di bonifica. Noi di FLI siamo sempre stati contrari alla realizzazione dell’inceneritore al Gerbido – anche se ad oggi non è dimostrata la sua nocività –perché dà adito a spechi. Infatti l’impianto poteva essere realizzato a Basse di Stura, contenendo quei costi che hanno portato all’aumento della TARSU e limitando il costo delle operazioni di bonifica in quell’area. La mozione da noi presentata chiede equità nell’applicazione della TARSU, introducendo sgravi per quei torinesi che non usufruiscono del servizio di raccolta porta a porta.
FLI voterà contro ad una deliberazione che tartassa i cittadini senza migliorare i servizi offerti agli stessi.
Marrone – PDL
Aumentare così sensibilmente i tributi in un momento difficile come questo, è sbagliato. I commercianti tra l’altro sono già danneggiati dall’espansione della grande distribuzione, mentre i dehors, che contribuiscono a riqualificare la città, vengono tartassati. Sarà dura far digerire questi aumenti ai torinesi, di fronte alla mancanza di volontà, da parte di questa maggioranza, di migliorare i servizi pubblici pagati con quelle stesse tasse. Da parte nostra non sono mancate le proposte per eliminare gli sprechi, dalla “due diligence” all’istituzione di una commissione consiliare per indagare sugli sprechi riguardanti il personale nelle aziende partecipate.
Lo Russo – PD
Sulla Tarsu, come già detto in commissione, non stiamo facendo il possibile. Si deve valutare il “porta a porta” troppo costoso e non applicato a tutti. Qualcosa che non funziona in Amiat c’è.
I commercianti sono i nuovi poveri di questi tempi e devono avere l’efficienza e la comprensione dell’Amiat affinché sia diminuita la tassa.
Fabrizio Ricca (Lega Nord)
Trovo simpatica l’idea di questa Giunta di aumentare le tariffe a fronte della diminuzione dei servizi. Hanno cominciato con i trasporti, aumentando di 50 centesimi il biglietto mentre tagliavano chilometri di linee. Con questa delibera aumentano i costi per la pubblicità ma rimangono invariati gli spazi a disposizione. Se questo è il modo di salvare il Bilancio, non vorrei essere al posto dell’assessore Passoni. Non c’è lungimiranza da parte di questa Amministrazione e a fronte di nessun beneficio per i torinesi, voteremo contro questa delibera.
Chiara Appendino (Movimento 5 stelle): Se la città ha bisogno di risorse, ritengo giusto chiedere ai cittadini di contribuire, le imposte e le tasse ci sono e devono essere pagate. Ma preferirei altre forme da quelle scelte da questa Amministrazione. Sulla tassa rifiuti, ad esempio, mi piacerebbe
che si decidesse di fare pagare di meno chi produce meno rifiuti. Voteremo contro questa delibera perché è irricevibile. Sarebbe opportuno che invece di una politica di aumento delle tariffe, arrivassero segnali forti di cambiamento verso la riduzione delle spese inutili all’interno della macchina comunale (ad esempio dirigenti nominati e portavoce del sindaco) e di aumento dell’efficienza anche attraverso l’applicazione di una seria spending review. Solo allora questo genere di proposte potranno diventare ricevibili.
Ufficio stampa del Consiglio comunale