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Sono 358 i cittadini torinesi che si sono finora iscritti al Registro dei testamenti biologici istituito presso la Città di Torino a partire dal marzo dell’anno scorso. Il dato è stato fornito dall’U.R.P. municipale durante la seduta odierna della commissione Diritti e Pari opportunità, presieduta dalla consigliera Marta Levi.
Quasi la metà dei torinesi iscrittisi al registro sono nella fascia di età compresa tra i 50 e i settant’anni, ma ci sono tra gli altri anche 5 ultranovantenni ed anche due ventenni. Le donne sono nettamente prevalenti, con il 63%.
Nel corso della riunione, la Commissione ha incontrato il coordinatore della Consulta torinese per la Laicità delle Istituzioni, Tullio Monti, che ha suggerito al Consiglio comunale di migliorare e ampliare la modulistica messa a disposizione dei cittadini che intendano iscriversi al registro, fornendo l’opportunità di lasciare disposizioni anche non strettamente inerenti i trattamenti sanitari (ad esempio, riguardanti il tipo di esequie o di assistenza spirituale o morale che si desidera ricevere in ospedale, oppure la volontà di mettere il proprio corpo, dopo il decesso, a disposizione della ricerca scientifica).
Inoltre è stata avanzata la proposta di istituire almeno una “Sala del commiato” per ospitare cerimonie funebri laiche o di confessioni religiose che non dispongano di luoghi adeguati.
La presidente Levi ha annunciato che quest’ultima ipotesi sarà oggetto di un documento da presentare al voto in Sala Rossa. Durante la riunione sono intervenuti anche i consiglieri Viale, Levi-Montalcini, Centillo e Grimaldi.
C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale