Città di Torino > Ufficio Stampa > Comunicati stampa 2012 > MAGGIO
Via libera dalla Giunta comunale al provvedimento di richiesta di scioglimento dell’Ipab "Istituto Buon Pastore". Presentata dall’assessore alle Politiche sociali, Elide Tisi, la delibera passerà nelle prossime settimane all’esame della Sala Rossa per ottenere il sì definitivo.
Il documento approvato questa mattina dall’esecutivo di Palazzo civico potrebbe accelerare la conclusione di un contenzioso, lungo più di un quarto di secolo, sulla destinazione d’uso del patrimonio immobiliare dell’istituto di corso Principe Eugenio e sull’impiego dei conseguenti cespiti provenienti dalla sua gestione.
L’Ipab "Buon Pastore" è infatti commissariata da oltre venticinque anni perché “pur essendo titolare di un ingente patrimonio immobiliare – come ricorda in narrativa la delibera che chiede alla Regione Piemonte e alla Provincia di Torino l’avvio della procedura di estinzione –non esercita attività rispondenti alle finalità statutarie, venendo meno al dovere di partecipazione al sistema integrato di interventi e servizi sociali”.
Dell’originaria attività prevista dallo statuto dell’ente, l’Ipab si limita alla gestione del patrimonio e alla concessione in comodato gratuito di locali in via Santa Chiara 56, in cui il Comune di Torino cura direttamente una comunità alloggio, un servizio di autonomia per ragazze adolescenti e un luogo neutro.
Lo scioglimento dell’Opera Pia fondata oltre un secolo e mezzo fa (nasce esattamente nel 1843 e il suo statuto del 1914 prevede tra le finalità dell’ente quelle di provvedere gratuitamente al mantenimento e all’educazione morale di ragazze povere, fanciulle povere e bisognose di correzione, fanciulle non povere paganti la retta e donne con problemi psichici) consentirebbe – spiega l’assessore Elide Tisi - di “mettere a disposizione di Palazzo civico preziose risorse per il finanziamento dei servizi sociali e assistenziali cittadini in un momento di forte riduzione dei trasferimenti agli enti locali e, complice anche la grave crisi economica che sta rendendo più povere molte famiglie, di crescita della domanda di servizi e, in modo particolare, di quelli del comparto del welfare sociale”.
Dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale, spetterà dunque alla Regione Piemonte e alla Provincia di Torino, in relazione alle rispettive competenze, decidere se accogliere o meno la richiesta avanzata da Palazzo civico di, come detto, avviare la procedura di estinzione dell’Ipab “Istituto Buon Pastore”.
(mge)