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Lo scorso week-end nella città della Mole sei camere d’albergo su dieci erano occupate da turisti.
Un sondaggio realizzato dalla Camera di Commercio di Torino su 2652 camere d’hotel dislocate nel territorio comunale ha rilevato che tra il 25 aprile e il 1° maggio l’occupazione è stata del 55,3%.
Il valore, inferiore rispetto all’anno passato quando la percentuale era del 61,7%, è però decisamente buono in quanto in controtendenza rispetto all’andamento nazionale.
Federalberghi Nazionale rendendo noti i dati di un’indagine condotta da ACS Marketing Solutions dal 23 al 27 aprile ha illustrato che “sono stati 6 milioni e duecentomila gli italiani che si sono mossi per il ponte di Primo maggio. Il dato, se paragonato con l'ultimo ponte caduto in un giorno infrasettimanale, nel 2009, segna una caduta del 20%”.
“A commento dei dati torinesi – sottolinea Maurizio Braccialarghe responsabile delle politiche turistiche e culturali della città - occorre ricordare che nel 2011 il ponte del 25 aprile coincideva con le festività pasquali (24/4/2011) e che Torino, sempre lo scorso anno, a partire dal 17 marzo, è stata la città capofila dei festeggiamenti del 150° dell’Unità d’Italia. Il confronto fra i due anni è dunque piuttosto complicato – continua l’assessore -. Va riconosciuto però che sia a Pasqua sia nel ponte del 25 aprile e in quello del Primo maggio la città era affollata di turisti e i musei gremiti”.
Dal 28 aprile a martedì primo maggio il Museo del Cinema ha avuto un pubblico di 16mila persone, la Fondazione Torino Musei ha staccato 6mila e 700 biglietti, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano ha registrato circa 6mila e 300 ingressi e in circa 10mila hanno visitato le sale del Museo dell’Automobile. In più di 3mila e 500 hanno visto le collezioni di Palazzo Madama, in mille hanno scelto il Mao e mille e duecento la Gam. La Reggia di Venaria, nel giorno del primo maggio ha staccato più di 3mila ticket e nel lungo weekend ha totalizzato circa 14mila e 200 visitatori.
“Nell’ultimo fine settimana, dal 27 aprile al 1° maggio – spiega Braccialarghe - com’è noto si è tenuto il Torino Jazz Festival, rassegna che ha avuto grande successo di spettatori. Nessuno vuole attribuire alla rassegna musicale l’importante risultato turistico torinese, tra l’altro in controtendenza col dato nazionale. D’altra parte però il vero riscontro si potrebbe avere solo se la stessa manifestazione non si fosse tenuta. In ogni caso è importante registrare che ormai da anni Torino è l’unica città italiana ad avere un trend turistico positivo rispetto all’andamento nazionale”. (lc)