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Per lo Csea, ente formativo in crisi, con una difficile situazione debitoria, i lavoratori fermi, da tre mesi senza stipendi, e gli studenti che rischiano di perdere l’anno scolastico, sta scadendo il tempo utile per una decisione che scongiuri l’istanza di fallimento.
L’annuncio viene dato in modo sostanzialmente univoco da parte di Tom Dealessandri, assessore al lavoro del comune di Torino, Carlo Chiama e Claudia Porchietto, suoi omologhi rispettivamente alla Provincia di Torino e alla Regione Piemonte. La cornice è quella della riunione congiunta delle commissioni lavoro, presieduta da Domenico Mangone e commissione bilancio presieduta da Alessandro Altamura.
In apertura Dealessandri ricostruisce gli ultimi mesi della vicenda Csea e spiega che “facendo i conti per vedere se si potevano trovare risorse per chiedere l’amministrazione straordinaria e garantire i corsi almeno fino a luglio è emerso che servono quattro milioni di euro, che non ci sono”
Nessuno degli enti pubblici, spiegano i rappresentanti politici presenti, può intervenire attivando fondi o anticipando risorse finanziarie, lo vietano le norme vigenti perché tali crediti, nell’attuale situazione dello Csea, sarebbero inesigibili.
In questo quadro, spiega l’assessore Dealessandri, l’ipotesi di “amministrazione straordinaria” non è praticabile e se entro sabato o lunedì prossimo non sarà possibile mettere in campo una soluzione e contemporaneamente assolvere l’obbligo di garantire i corsi agli studenti, al liquidatore non resterebbe che portare al giudice un’istanza di fallimento.
La soluzione ipotizzata da Dealessandri e ripresa da Chiama e Porchietto è quella di una cooperativa. Chiama ha però evidenziato che un soggetto assolutamente nuovo richiederebbe tempi tecnici per essere creato e per essere accreditato come soggetto idoneo alla formazione e ipotizza la cessione alla cooperativa di un ramo di attività dello Csea.
Porchietto ha spiegato che non è possibile, per legge, “oltre che per ragioni di coscienza”, mettere a disposizione i denari del fondo di rotazione, ed esprime perplessità “la cooperativa significa lasciare il cerino in mano ai lavoratori..”, tuttavia, spiega, ha già incontrato le rappresentanze sindacali, dando disponibilità a mettere in campo strumenti di supporto. Altamura che ha presieduto l’audizione ha manifestato l’esigenza di conoscere al più presto la via che sarà scelta ed ha ricordato che domani avrà luogo un’assemblea di lavoratori e nei prossimi giorni gli Enti locali incontreranno i sindacati per fare il putno anche alla luce delle proposte emerse in commissione.
Sono intervenuti dopo gli assessori i consiglieri Liardo, Carbonero, Curto, Centillo, Bertola.
Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)