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Comunicato stampa

I PROCURATORI MADDALENA E CASELLI NELLA PRIMA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE PER CONTRASTARE LE MAFIE. Maddalena: “Collaboriamo perché il disagio sociale non si trasformi in fenomeno criminogeno e tuteliamo le vittime”. Caselli: “Noi magistrati siamo notai del passato. La politica deve rivendicare il suo ruolo. Troviamo insieme gli antidoti alle mafie”.

Nella prima seduta della Commissione speciale di promozione della cultura della legalità e del contrasto dei fenomeni mafiosi, presieduta Roberto Tricarico, sono intervenuti oggi il sindaco di Torino Piero Fassino, il procuratore generale Marcello Maddalena e il procuratore Giancarlo Caselli.

Il sindaco Piero Fassino ha ringraziato la Commissione e i procuratori: “Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per garantire sempre di più la quotidiana e totale trasparenza della Pubblica Amministrazione nei confronti dei cittadini. Abbiamo bisogno di essere sostenuti per impedire qualsiasi tentativo di condizionamento o contaminazione dell’attività amministrativa.
È tra le priorità la sicurezza dei cittadini, ma anche la lotta all’usura, cresciuta enormemente nella fase di crisi economica, e al racket.
Il nostro compito non è condizionare le indagini, che spettano alla Magistratura, ma è utile la nostra collaborazione con Magistratura e Polizia. Torino ha una felice esperienza in questo ambito, che ci consente di continuare a lavorare bene insieme.
È importante che l’istituzione di questa Commissione sia stata votata all’unanimità perché la sicurezza dei cittadini è un’esigenza primaria, che non ha colore politico”.

Il procuratore generale Marcello Maddalena, nel ringraziare i Commissari per il loro lavoro, si è complimentato che la Commissione sia stata votata all’unanimità, ha ricordato l’ottima tradizione di collaborazione con la Città di Torino e ha confermato la piena disponibilità della Procura. “È importante – ha detto Maddalena – dare sostegno sia alle persone che hanno commesso reati e collaborano con la giustizia, sia alle vittime, in particolare a quelle dell’usura. Perché il disagio sociale non si trasformi in fenomeno criminogeno. Più si estende la rete delle organizzazioni criminali, maggiore è la pericolosità sociale. In tempi di crisi economica, con difficoltà nell’accesso al credito e nel trovare lavoro, bisogna prestare ancora maggiore attenzione perché i giovani sono più facilmente arruolabili dalle mafie”.

Il procuratore Giancarlo Caselli ha sottolineato l’importante ruolo della Commissione: “Noi magistrati siamo notai del passato. Registriamo e ricostruiamo i fatti accaduti, ma spetta alla politica, che deve rivendicare il suo ruolo, trarre spunti dagli elementi dell’attualità. Bisogna trovare unità di intenti, non solo formale, come è accaduto dopo le stragi di Falcone e Borsellino. Per questo è importante che la Commissione sia stata votata dal Consiglio comunale all’unanimità: in democrazia non è consentito dividersi sul contrasto alle mafie. Siamo a vostra completa disposizione, nel rispetto dei confini di ciascuno e nell’interesse nostro, vostro e di tutti i cittadini. Non si può delegare tutto alle Forze dell’ordine e alla Magistratura: da sole non bastano!”.
“Tra i compiti fondamentali dell’Amministrazione – ha infine ricordato Caselli – c’è anche quello di vigilare sugli appalti. L’economia mafiosa riesce a penetrare come l’acqua: oggi la mafia è liquida. È una realtà presente in Italia, ma non irredimibile: si possono e si devono trovare gli antidoti”.

Il presidente Roberto Tricarico ha quindi ringraziato i procuratori: “L’incontro darà i suoi frutti. Nelle prossime riunioni della Commissione, che si svolgeranno con cadenza quindicinale, incontreremo il procuratore aggiunto Sandro Ausiello, che coordina a Torino la Direzione Distrettuale Antimafia e il gruppo Criminalità Organizzata.
Nella prossima seduta si farà un inquadramento generale dell’organizzazione dei nostri lavori. Seguiranno incontri con rappresentanti di altri Comuni, dell’Anci e di enti e associazioni che si occupano della materia, per rafforzare ed estendere il più possibile la rete di contrasto alle mafie”.

(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 27 Marzo 2012

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