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Fassino: “La Città farà il necessario per garantire il servizio e le istanze della categoria”
Una rappresentanza dei 1500 taxisti torinesi, in agitazione per manifestare contrarietà al provvedimento di liberalizzazione in corso, da parte del Governo, è stata ricevuta questo pomeriggio a Palazzo civico dal Sindaco Piero Fassino.
Dell’esito dell’incontro, Fassino ha riferito in Sala Rossa.
Alla delegazione, il Sindaco ha sottolineato la necessità che nell’adottare le linee di liberalizzazione, si discuta il merito dei provvedimenti con le categorie destinatarie di queste misure.
“Per questo, ha detto Fassino, mi auguro che nell’incontro di domani tra le organizzazioni dei taxisti e il Governo si individuino soluzioni che possano tenere conto delle istanze della categoria”.
Inoltre, ha evidenziato l’importanza di considerare le specificità con cui il servizio viene erogato in ogni città, differente tra città grandi e medio piccole.
Occorre individuare che queste specificità non si perdano, affidando agli enti locali la valutazione sugli aspetti applicativi, derivati da criteri e principi di ordine generale.
Il Sindaco ha sottolineato agli interlocutori che il Comune intende anche mettere in campo provvedimenti idonei ad agevolare l’attività dei taxisti, nell’ambito della riorganizzazione della mobilità cittadina con la revisione della ztl e delle pedonalizzazioni.
Infine Fassino ha chiesto di sospendere l’interruzione a oltranza del servizio, così come hanno fatto i taxisti di altre città, come segno di responsabilità verso la città e verso i taxisti stessi, visto che ci troviamo alla vigilia di un incontro.
La delegazione, secondo Fassino, si è detta soddisfatta dell’incontro con l’Amministrazione aggiungendo che la Città di Torino seguirà l’esito dell’incontro e, per le competenze che ha, metterà in campo tutto ciò che è necessario per garantire il servizio per i cittadini e per accogliere le istanze dei taxisti.
Dopo l’intervento del sindaco, si è aperto il dibattito.
Maurizio Marrone – Pdl Esprimo soddisfazione per l’esito che ha avuto l’incontro tra i tassisti e il sindaco Fassino. Auspico che nell’incontro con il Governo il Comune possa avere il suo peso sulla riforma delle liberalizzazioni. Nel caso in cui il Governo non recepisca la situazione mi auguro che il sindaco guidi la città verso la disobbedienza civile, come già fatto con il Patto di stabilità, per evitare gravi ripercussioni economiche nel territorio.
Fabrizio Ricca (Lega Nord): Voglio ricordare che si tratta di una questione delicata che riguarda persone in una situazione difficile, che lavorano con tariffe bloccate dal 2005 e in presenza di aumenti costanti dei carburanti. Sono professionisti che spesso hanno investito 200.000 euro per una licenza e magari hanno acceso un mutuo e che ora rischiano di trovarsi a competere con organizzazioni, magari cooperative, in grado di abbattere i costi sfruttando il personale.
Esprimo preoccupazione considerando che il sindaco apparteneva a quel medesimo Governo nazionale che già, con il ministro Bersani, aveva tentato analoghe riforme, tuttavia spero che la Città, in ordine ad una soluzione di questo problema, voglia fare la sua parte
Silvio Viale (PD): E’ bene ricordare che si tratta di una questione che riguarda l’intera collettività. E, come in passato altre categorie hanno perso le licenze (drogherie, latterie), anche per i tassisti il mondo cambia. La liberalizzazione consentirà con nuove formule l’ingresso di altri tassisti nel settore ed è il segno tangibile del cambio dei tempi. E in prospettiva i tassisti non ci rimetteranno.
Ferdinando Berthier (Torino Libera): Sono convinto non serva aumentare il numero dei tassisti a Torino. Sono ben 1.520 in una città con 900mila abitanti. E’ una categoria soggetta a forti spese per l’usura del mezzo di lavoro sovente da sostituire e che paga alte spese assicurative. Invito il sindaco Fassino a valutare nel miglior modo possibile l’applicazione della normativa nazionale alla nostra città.
Vittorio Bertola (Movimento 5 stelle): Siamo favorevoli alle liberalizzazioni, riconosciamo che qualcosa va fatto ma non è buttando la croce su una sola categoria, che non gode nemmeno di tutti questi privilegi, che si risolvono le cose.
Prima di intervenire sulle licenze dei taxi, bisogna considerare tutti i fattori per evitare di far più danni che altro.
Ufficio stampa Consiglio comunale