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Comunicato stampa

RACCOLTA DIFFERERENZIATA 2011: QUANTO PESA E QUANTO COSTA

Una commissione Ambiente dedicata a conoscere la filiera della raccolta differenziata in città quella che si è svolta questa mattina a Palazzo civico.
Ai consiglieri, presieduti da Marco Grimaldi, l’amministratore delegato di Amiat, Maurizio Magnabosco con il direttore generale Diego Cometto ha illustrato quantità, costi e destinazioni dei rifiuti raccolti a Torino e smaltiti direttamente da Amiat o affidati ad altre società.
Secondo i dati del 2011, la raccolta differenziata ammonta all’anno al 43% di un volume pari a poco meno di 500 mila tonnellate di rifiuti.
Dai cassonetti Amiat e dalla raccolta “porta a porta” sono state raccolte 65 mila tonnellate di carta, oltre ad altre 15 mila raccolte da soggetti terzi.
Un volume, rapportato ai residenti, di circa 80 kg procapite.
La carta viene successivamente conferita al consorzio nazionale Comieco (che la preleva dalle quattro piattaforme dislocate in strada del Fortino, srada Lanzo, La Loggia e Pianezza) che, dopo opportuni trattamenti, destina alle cartiere.
Valore medio 62 euro a tonnellata per la raccolta congiunta (imballaggi) e 96 euro a tonnellata per la raccolta selettiva (carta “pulita”).
Dal 2008, il volume della carta è in diminuzione, visto il minor consumo di giornali e riviste a favore di nuove strumenti elettronici. La raccolta della carta, a Torino, avviene ormai da 14 anni, grazie al progetto Cartesio.
Il vetro e l’alluminio, raccolti in campane o cassonetti, vengono avviati all’impianto di Cairo Montenotte per la selezione e la pulizia. Il volume è di circa 25 mila tonnellate (3% del peso rappresentato da materiale ferroso). L’attuale contratto con la società che gestisce l’impianto ammonta a 20 euro a tonnellata.
Il rifiuto organico ha un volume di 49 mila tonnellate (parte domestica 45 mila, i 44 mercati giornalieri compreso Porta Palazzo contribuiscono con 5 mila tonnellate) che viene trasferito a Pinerolo e ad Alessandria per la produzione di compost ed energia.
Costo per il conferimento 70 euro a tonnellata per l’impianto di Pinerolo, 90 per quello di Alessandria.
A questo proposito, Magnabosco ha affermato che l’impianto di Borgaro, oggi utilizzato solo per il transito dell’organico proveniente da Torino nord verso Pinerolo e Alessandria, potrebbe in futuro gestire l’organico “digestato” dall’impianto di Pinerolo e, mescolato con cippato e sfalci, produrre compost per agricoltura e vivai.
Da più di un anno, invece, la città non conferisce materiale organico al Punto Ambiente di Druento che da oggi, ha confermato Magnabosco, ha chiuso i battenti.
Dodicimila sono invece le tonnellate di plastica raccolta nel 2011 e affidate alla società Corepla per un costo di 197 euro a tonnellata.
Duemila le tonnellate relative a materiali ferrosi e ingombranti. Il valore del ferro presenta forti oscillazioni, oggi il materiale di buon livello di purezza raggiunge i 160 euro a tonnellata.
Legno derivante da mobili e imballaggi rappresenta un volume di 13 mila tonnellate: viene accumulato in depositi e venduto a società, tramite gara, che rigenerano il materiale. Valore 1 euro a tonnellata.
Il verde, derivante da sfalci ammonta a seimila tonnellate e il conferimento a impianti per il compostaggio costa 60 euro a tonnellata.
Alla società Tbd di Volpiano (che sarà visitata dalla commissione Ambiente la settimana prossima), vengono conferiti poco meno di 1000 tonnellate di rifiuti delle 3500 prodotte, derivanti da apparecchiature elettroniche ed elettriche.
Infine, Magnabosco ha detto che da maggio riaprirà la Publirec, società incorporata in Amiat che si occuperà di gestire l’impianto di selezione e recupero di materiali plastici.

F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 15 Marzo 2012

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