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A quasi dodici anni dalla tragedia dell’affondamento del sottomarino russo Kursk, una delegazione di familiari delle vittime è stata ricevuta a Palazzo Civico dal sindaco Piero Fassino e dal vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Silvio Magliano, su iniziativa delle associazioni “Il luogo delle Arti”, “Russkij Mir” e “Memoria del Kursk”.
Il sottomarino nucleare Kursk era uno dei gioielli della Marina russa, varato nel 1995. Nell’agosto del 2000, in seguito ad un incidente verificatosi a bordo, si inabissò nel Mare di Barents, al largo di Murmansk. Dell’equipaggio, più di cento ufficiali e marinai, non si salvò nessuno.
Fassino, salutando gli ospiti, ha ricordato come la tragedia del Kursk fosse stata profondamente sentita anche dall’opinione pubblica italiana, manifestando solidarietà e amicizia ai congiunti delle vittime. “Si trattò di una vicenda drammatica – ha sottolineato Fassino – che deve ricordare a chi governa il mondo che sarebbe meglio governarlo senza armi nucleari e strumenti di conflitto. Il nostro pianeta ha bisogno di pace, sicurezza e cooperazione, ha bisogno di affrontare i problemi che affliggono l’umanità con gli strumenti della ragione, non con le armi”.
Ringraziando la delegazione per la sua visita a Torino, Fassino ha poi ricordato i recenti accordi di collaborazione culturale recentemente stipulati a San Pietroburgo, tra l’Hermitage e i musei torinesi.
Il vicepresidente ha ringraziato gli organizzatori della visita e ha citato Cicerone, ricordandone la frase che definisce la memoria quale “tesoro e custode di tutte le cose”. “I vostri figli, mariti e fratelli - ha concluso Magliano - rivivono nella vostra testimonianza, nel ricordo, da noi condiviso, che serbate di loro e del loro estremo sacrificio”.
Ha poi parlato il capitano Safonov, a nome dei parenti degli ufficiali e marinai deceduti nell’affondamento del Kursk “Sono commosso per la vostra accoglienza, perché condividete con noi, a più di dieci anni di distanza, il dolore nostro e di tante persone in Russia. Ringrazio il popolo italiano che continua a venerare la memoria dei nostri marinai morti”.
C.R. Ufficio stampa del Consiglio comunale