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Comunicato stampa
RECIPROCA SOLIDARIETA' E LAVORO ACCESSORIO
La Giunta comunale ha approvato questa mattina la delibera per la realizzazione del progetto “Reciproca solidarietà e lavoro accessorio”, che prevede lo stanziamento di contributi per 1milone e 400mila euro per sostenere il reddito di persone in situazioni di disagio economico dipendenti dalla crisi occupazionale, non con sussidi economici, ma attraverso attività di lavoro accessorio, promosse da enti non profit.
La somma è stata assegnata alla Città dalla Compagnia di San Paolo per affrontare la crisi che continua a colpire con particolare intensità il territorio torinese e impatta in maniera significativa sulla qualità di vita di un numero crescente di persone.
Il progetto licenziato oggi è in continuità con le positive sperimentazioni realizzate con la Compagnia di San Paolo nello scorso biennio, grazie alle quali sono stati finanziati 138 progetti che hanno coinvolto complessivamente 782 prestatori di lavoro e hanno dato l’opportunità ad enti, associazioni culturali e di volontariato di fornire servizi alla cittadinanza e al territorio che altrimenti non avrebbero avuto modo di offrire, contribuendo a rafforzare nei cittadini il senso d’appartenenza alla comunità locale.
Per quest’anno la maggior parte dei fondi (900mila euro) saranno destinati alla concessione di contributi a enti non profit, per attività di cura dei luoghi del territorio, di educazione civica e culturale, di carattere solidale e di aggregazione sociale mentre, 200mila euro, saranno destinati al Comitato Italia 150 per le attività di supporto all’ accoglienza e alla piccola manutenzione alle Ogr, dove è stata prorogata la mostra “Fare gli italiani”. La Città si è riservata di utilizzare i restanti 300mila euro per sostenere eventuali progetti speciali che vedano come destinatari gruppi di lavoratori coinvolti in crisi aziendali.
Uno strumento concreto che unito alla cassa integrazione guadagni - ha affermato Tom Dealessandri, Vicesindaco della Città - consente un ulteriore sostegno a quanti sono in difficoltà”.(e.b.)
