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Il vicesindaco Tom Dealessandri, a nome di Sindaco, Giunta e Consiglio comunale ha espresso oggi in Sala Rossa le condoglianze alla famiglia di Antonio Carpini, l’operaio di 42 anni, padre di tre figli (di 4, 8 e 12 anni) morto nel cantiere del termovalorizzatore di Torino Gerbido lo scorso sabato 3 marzo.
Dealessandri, su richiesta dei consiglieri Vittorio Bertola e Chiara Appendino, ha comunicato in aula quanto segue:
“Quando sabato l’amministratore delegato di TRM mi ha riferito dell’infortunio mortale, oltre allo sgomento e al dolore, ho fatto fatica a crederci. Non possiamo neanche concepire che il lavoro possa portare a un lutto, anche perché la sicurezza è un tema a cui la società TRM e i soci hanno dato massima attenzione, per prevenire qualsiasi incidente.
Oggi, in segno di lutto, l’attività nel cantiere del Gerbido è stata sospesa e le autorità, con la collaborazione di TRM, sono al lavoro per ricostruire le dinamiche dei fatti.
La stazione appaltante TRM ha operato nel pieno rispetto della normativa sulla sicurezza e ha verificato la regolarità dei contratti di subappalto, ottemperando a tutti gli obblighi di legge. Anzi, nel contratto con l’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) che lavora nel cantiere, anche se non previsto per legge, è stato inserito l’obbligo di copertura assicurativa RCO per tutte le maestranze (con un massimale di 2,5 milioni di euro per ogni lavoratore). In data 5 marzo TRM ha avviato la pratica per la copertura assicurativa.
In gennaio, inoltre, TRM ha siglato un accordo con il CPT di Torino (Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione Infortuni, l'Igiene e l'Ambiente di Lavoro di Torino e Provincia) per promozione, formazione, consulenza e controllo nel cantiere. Settimanalmente, vengono effettuati controlli in cantiere e segnalate eventuali criticità. A ogni lavoratore viene inoltre consegnato un libretto multilingue per le specifiche attività da svolgere, in aggiunta a quanto previsto dalla normativa sulla sicurezza per i contratti pubblici.
Fin dall’inizio, TRM ha prestato grande attenzione affinché nulla fosse tralasciato per prevenire infortuni, formare e organizzare le attività. Purtroppo ciò non è bastato a evitare il terribile incidente di sabato.
Antonio Carpini, coordinatore di una squadra di operai, stava lavorando su un cassero rampante nell’area fossa servita da una gru, quando all’improvviso, per cause ancora da accertare, il cassero si è mosso, sbalzandolo a terra.
L’attività in cantiere coinvolge tra 280 e 300 persone, sia direttamente che indirettamente. Da parte nostra e di TRM ci sarà ancora maggiore attenzione per il proseguimento in sicurezza del cantiere per il completamento di questa importante struttura entro l’anno.
(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio comunale