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Per i Murazzi, uno dei luoghi più caratteristici di Torino, punto di interesse storico-architettonico e paesaggistico e, insieme, popolare luogo di incontro per il tempo libero, c’è un nuovo Piano Integrato d’Ambito. Il nuovo testo è stato redatto attraverso un confronto con le associazioni dei cittadini e i gestori dei locali e con Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Piemonte, Iride, Amiat, altri servizi della Città. Al centro del nuovo Piano e del lavoro preparatorio, la necessità di una decisa riqualificazione dello spazio pubblico dei Murazzi e di una maggiore attenzione alla qualità delle strutture esterne utilizzate dai locali per l’attività di somministrazione. La Giunta ha approvato oggi il nuovo testo, presentato dall’assessore Ilda Curti, che contempera gli interessi pubblici di conservazione di un luogo monumentale con gli interessi privati (la gestione di attività commerciali). Il precedente Regolamento è stato riscritto, soprattutto nelle parti di carattere tecnico e gestionale. Ora, dopo la richiesta di pareri alla Circoscrizione 1 e agli altri enti interessati, la deliberazione andrà in Consiglio comunale per la definitiva approvazione.
Il principale obiettivo del Piano è la salvaguardia del complesso, la cui monumentalità era di fatto sacrificata dal disordine delle strutture esterne dei locali, e la necessità di rimettere in luce le facciate, di evidenziarne il ritmo architettonico. Con il nuovo Piano, i moduli esterni saranno di diversa dimensione e affiancati alla facciata, permettendo di evidenziare gli ingressi e il gioco di linee della facciata. Gli arredi e i moduli dovranno essere rimossi durante la chiusura del locale, lasciando libere le tettoie all’uso pubblico diurno. La loro realizzazione è a cura dei gestori, che avranno come obbligo quello di riferirsi a un unico modello per tutta l’area e a utilizzare una gamma ristretta di materiali e colori.
Altri punti salienti del nuovo Piano Integrato d’Ambito, le pedane poste lungo il fiume per accogliere strutture temporanee per la somministrazione e arredi per il pubblico. Nelle esedre sorgeranno strutture a “serra”, un volume trasparente che funzionerà da dehors coperto. Le pedane stabili lungo il fiume potranno essere associate a pedane galleggianti o fissate all’alveo.
Le arcate non destinate a locale pubblico potranno essere destinate ad attività commerciali, in particolare per l’attività sportiva, ma non diventare nuovi punti di mescita. Due arcate saranno destinate ad attività di servizio generale, come magazzino e come punto di raccolta rifiuti.
“Anche per i Murazzi, come è avvenuto per altre aree di particolare pregio – piazza Vittorio, via Lagrange, via Carlo Alberto – l’Amministrazione comunale ha voluto applicare questo agile strumento di governo del territorio che permette di governare gli interessi pubblici e privati e di valorizzare e rendere accogliente un pezzo importante di Città” ha detto l’assessore Ilda Curti al termine della Giunta di oggi. “Una volta approvato anche dal Consiglio comunale, il Piano Integrato d’Ambito dei Murazzi offrirà l’occasione di recuperare il fascino di uno dei luoghi più belli di Torino e di coinvolgere nella cura del suo spazio pubblico i cittadini che in prima persona vivono quotidianamente lungo il fiume”.
(mm)