Città di Torino > Ufficio Stampa > Comunicati stampa 2012 > DICEMBRE
Il Consiglio comunale ha approvato (con 24 voti favorevoli) la delibera di variante al piano regolatore n°260, presentata dall’assessore all’urbanistica Ilda Curti, con la quale l’edificio di piazza Carlo Felice 85 (ex Hotel NH Ligure) vede convertita la sua destinazione d’uso. Il maggior valore indotto dalla variante genera un introito per l’amministrazione comunale di 1.250.000 euro.
Il progetto della nuova proprietà (la MGB) prevede infatti la riqualificazione del fabbricato e la realizzazione di unità immobiliari di lusso per residenti e di uffici. Le facciate esterne dello stabile verranno salvaguardate, perché tutelate dal Piano Regolatore e dalla Soprintendenza.
Al piano terreno e nell’ammezzato dell’edificio si insedieranno nuovi esercizi commerciali con magazzini nell'interrato. Sul lato di via Lagrange si aprirà un’autorimessa interrata a due piani e nel cortile sorgerà un giardino al posto del basso fabbricato esistente.
Come ha spiegato in Consiglio comunale il vice sindaco Tom Dealessandri, si avvia un percorso di ricollocazione degli ex dipendenti del Jolly Hotel Ligure con la sottoscrizione di accordo tra i proprietari della Mgb, le organizzazioni sindacali e la Città di Torino.
Tale intesa prevede per cinque dipendenti non ancora ricollocati (oggi con contratto a tempo determinato in scadenza a fine 2012) l’assunzione a tempo indeterminato a partire dal 1/1/2013. Per gli altri undici lavoratori, oggi in outplacement, MGB si impegna a offrire posizioni di lavoro con l’apertura del cantiere di ristrutturazione dell’ex albergo.
L’accordo prevede ancora che la Città e le organizzazioni sindacali operino per una proroga (a partire dall’1/1/2013) della Cassa integrazione per i lavoratori ancora non ricollocati.
Sulla questione si è sviluppato un dibattito al quale sono intervenuti i seguenti Consiglieri:
Paola Ambrogio (PdL): Abbiamo appreso del verbale d’accordo pochi istanti prima della discussione e ne siamo contenti. Il gruppo NH aveva dichiarato di farsi totalmente carico del personale, mentre nei mesi successivi si sono dileguati dal confronto. Il verbale di accordo deve diventare parte integrante della delibera e la nuova società proprietaria fa ben sperare per il futuro dei lavoratori non ancora ricollocati.
Michele Curto (Sel): Il gruppo NH è colpevole di aver giocato tre parti in commedia nella vicenda Jolly Ligure, promettendo diverse cose mai mantenute e usando queste promesse come merce di scambio per le variazioni di destinazione d’uso.
Mi aspetto un impegno politico particolare non solo per gli aspetti che riguardano la variante urbanistica, ma anche e soprattutto per la tutela dei lavoratori. Il protocollo d’intesa a loro tutela è un risultato politico importante.
Vittorio Bertola (M5S): La situazione è paradigmatica. Chiudiamo un hotel situato in una posizione strategica, di fronte alla stazione di Porta Nuova, per realizzare appartamenti di lusso. La Città si era impegnata a ricollocare i lavoratori, ma incassato il prezzo della vendita se ne è lavata le mani. La Città ha ora preso un impegno con i lavoratori e l’approvazione della delibera avrebbe dovuto esserci solo con la garanzia dell’effettiva ricollocazione dei dipendenti. Per questo siamo contrari alla variante.
Marco Grimaldi (Sel): La storia è molto più lunga e complessa di come è stata dipinta qui oggi. Se diciamo che non serve a niente chiedere impegni a fronte di variazioni degli atti, rischiamo di accettare la legge della “rendita dell’attesa”, cioè un rischio messo in preventivo dagli imprenditori a cui conviene tenere vuoto un immobile per un anno o più, in modo da scoraggiare i lavoratori, lasciando credere che non c’è speranza di ripartire per poi ricattare le città a fronte del degrado pubblico delle condizioni dell’immobile.
Per questo sono felice di questo verbale di accordo che chiede ai nuovi proprietari di onorare gli impegni presi a fronte dell’approvazione di una variante urbanistica.
R.T. - G.G.
Ufficio stampa Consiglio comunale