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Nuovo indicatore Isee convenzionale (Isec) per i bambini che frequentano i nidi d’infanzia. La dichiarazione dovrà tenere conto del reddito di entrambi i genitori, anche se non risultano conviventi dallo stato di famiglia, in assenza di separazione legale o divorzio, a condizione che il piccolo sia riconosciuto.
Lo ha deciso questa mattina la Giunta comunale, su proposta di Mariagrazia Pellerino, assessore alle Politiche educative. Il provvedimento passerà al vaglio della Sala Rossa nelle prossime settimane.
La sperimentazione, che avrà la durata di un anno, sarà avviata a partire dalla prossima primavera per i nuovi iscritti. L’Isec sarà applicata anche a quanti frequentano i nidi e, come ogni anno, dovranno rinnovare la richiesta di agevolazione della tariffa.
“Con questo provvedimento stabiliamo che il reddito di entrambi i genitori concorra a determinare la fascia Isee con cui si applica la tariffa dei nidi indipendentemente dalla convivenza dei genitori – ha sottolineato Pellerino -.Abbiamo fatto questa scelta per ragioni di equità a fronte dell’escamotage di false non convivenze per pagare tariffe più basse. Crediamo sia un dovere dell’Amministrazione Comunale riservare le agevolazioni a chi ha abbia effettivamente bisogno”.
Numerosi casi di convivenza di genitori non sono dichiarati all’anagrafe cittadina, per evitare che tutti i componenti del nucleo familiare siano considerati al fine del calcolo per l’agevolazione. L’attuale normativa in materia, infatti, prevede che se i genitori non risultino conviventi dallo stato di famiglia, viene esclusa la capacità contributiva dell’altro genitore. Considerando il solo servizio dei nidi d’infanzia, risultano 603 i nuclei monogenitoriali su un totale di 3582 famiglie che presentano l’Isee, ovvero circa il 17% e di questi il 62% riguarda richiedenti celibi o nubili.
Per non penalizzare le mamme o i papà effettivamente rimasti soli, questo principio non si applica nei casi di genitore non reperibile, non riconoscimento del figlio, esclusione della potestà o allontanamento dalla residenza familiare, mancata assistenza sotto il profilo affettivo ed economico.
Sulla base dei risultati ottenuti dalla sperimentazione, si valuterà la possibilità di estendere l’indicatore Isec anche agli altri servizi educativi, in particolare la ristorazione scolastica. (ma.co.)