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Su invito del Sindaco Piero Fassino si sono incontrati oggi a Torino i Sindaci dei Comuni sedi dei principali stabilimenti di Fiat Auto in Italia per fare il punto della situazione sulle prospettive produttive e occupazionali del settore auto in Italia.
Oltre a Fassino erano presenti i Sindaci di Atessa, Cassino, Cento, Grugliasco, Maranello, Melfi, Modena, Pomigliano D’Arco, Pratola Serra, Termoli e Verrone.
L’attuale lunga congiuntura negativa è notevolmente diversa da quella dei primi anni del nuovo millennio che ha visto sovrapporsi una grave crisi finanziaria del Gruppo Fiat con un improvviso e complesso cambio del vertice. Allora era a rischio la sopravvivenza stessa dell’azienda, in una congiuntura sia generale che del settore auto non negativa. Oggi ci troviamo in uno scenario del tutto diverso: la situazione congiunturale, dell’intero settore automobilistico, peggiore dal dopoguerra con una azienda che, con la nascita del gruppo Fiat - Chrysler, è diventata un autentico operatore globalizzato che può cogliere in ogni parte del mondo le opportunità per il proprio business.
Non è l’azienda a rischio di sopravvivenza, bensì le produzioni operanti nelle aree di recessione economica come è oggi l’Europa. Il perdurare della crisi accentua gli effetti della sovracapacità produttiva presente in Europa e la concorrenza riduce i margini operativi a tutti i produttori.
Questa situazione mette in grave sofferenza tutto il settore dell’automotive, il cui valore risiede anche nella capacità della filiera della componentistica, presente in tutti i territori nazionali dell’Auto, di saper attrarre una pluralità di costruttori.
Occorre che l’Europa sia parte attiva nei processi di ristrutturazione industriale del settore automotive, orientando i propri interventi sia alla salvaguardia dell’occupazione, sia allo sviluppo di azioni di innovazione industriale, così come definiti nel programma Horizon 2020. La ricerca e l’innovazione nel campo della riduzione dei consumi e delle emissioni, dei nuovi combustibili e dei nuovi propulsori, di nuovi modelli di mobilità sostenibile, deve essere il filo conduttore del rilancio del settore automotive in Europa e il Governo Italiano deve essere protagonista nella gestione delle politiche europee.
La mobilità sostenibile offre opportunità di nuova economia e rinnova e amplia la filiera dell’automotive aprendosi anche alla collaborazione con il settore delle Public Utility; questa linea di innovazione può trovare affinità e collaborazioni con gli indirizzi di sviluppo che le Pubbliche amministrazioni concorrono a realizzare anche verso le aziende partecipate.
Siamo consapevoli dell’incertezza temporale della ripresa economica, ma dati i tempi tecnici necessari tra l’attivazione di nuovi investimenti produttivi e l’uscita sul mercato di nuovi modelli, è indispensabile che gli investimenti partano ora per cogliere le opportunità appena si presenteranno. La ristrutturazione in Italia è già avvenuta ed è costata pesanti sacrifici occupazionali, i principali dei quali sono avvenuti a Arese e Termini Imerese.
I Sindaci ribadiscono il ruolo centrale che l’Italia deve continuare ad avere per il Gruppo Fiat e i suoi siti produttivi, condizione imprescindibile per la salvaguardia dell’occupazione.
I Sindaci ribadiscono la necessità che tutti i siti produttivi italiani vengano salvaguardati attraverso il rilancio degli investimenti di processo e/o di prodotto indispensabili al rinnovamento di gamma e alla competitività della produzione italiana, e confermano che non vi è nessuna competizione dei territori tra di loro perché è l’insieme delle specializzazioni che può garantire la competitività del sistema paese in un settore strategico come l’auto.
I Sindaci si impegnano, ognuno nei confronti dei siti esistenti sul proprio territorio, ad accompagnare la ripresa produttiva con le azioni che saranno necessarie all’efficienza del sistema.
I Sindaci auspicano che l’attivazione degli investimenti consenta l’apertura di una nuova fase nelle relazioni tra azienda e organizzazioni sindacali, basato sulla comune condivisione della necessità strategica della presenza in Italia di un grande e forte industria dell’auto e della consapevolezza che le relazioni industriali sono un’importante infrastruttura immateriale e una risorsa per la competitività e la coesione sociale.
I Sindaci ritengono indispensabile che vi debba essere una forte iniziativa del Governo:
in sede europea per una strategia comune sulla sovracapacità produttiva, sull’innovazione e sul rilancio del settore auto. A livello nazionale attivando specifiche politiche che sostengano competitività e qualità dell’ automotive, la più grande e completa filiera produttiva italiana.
Al termine dell’incontro i Sindaci hanno deciso di dar vita a un Coordinamento degli Enti Locali sedi di siti del gruppo Fiat con l’obiettivo di interloquire con Governo, Azienda e organizzazioni sindacali – a cui saranno richiesti incontri - e di attivare e condurre, di concerto con Regioni ed Enti Territoriali, le iniziative necessarie al rilancio produttivo e occupazionale del Gruppo.
(cpm)