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Comunicato stampa

BRACCIALARGHE RISPONDE IN AULA SULLA FAM

In apertura dei lavori del Consiglio comunale è stata trattata l’interpellanza (presentata il 19 novembre scorso) sulla Fam (Fondazione per le attività musicali) prima firmataria Chiara Appendino (Movimento5stelle).
Alcuni quotidiani, si premette nell’atto, è stato riportata la notizia che l’assessore alla cultura Braccialarghe, e forse il sindaco, avrebbe inviato lettere per richiedere agli sponsor di versare i fondi sul conto corrente della Fam.
I firmatari chiedono al sindaco e all’assessore se le lettere citate esistano e quante siano; le ragioni per cui i fondi sono stati versati alla Fam e non al Comune di Torino; a quanto ammontino le prestazioni della società Publirec (tra i fornitori di Festival jazz) e con quali procedure sia stata affidata la commessa e, infine, quali siano i principali fornitori della Fam.

All’interpellanza ha risposto l’assessore alla Cultura Maurizio Braccialarghe, con un intervento di Chiara Appendino e poi ha chiuso il sindaco Piero Fassino.

Maurizio Braccialarghe – assessore Cultura
Vorrei rispondere alle domande dell’interpellanza generale sulla Fam (Fondazione delle attività musicali).
1) Confermo che le lettere sono 5 (3 a Intesa-San Paolo per “Biennale democrazia”, “Torino city young e Jazz festival; 1 a Iren per Jazz festival, “Torino city young” e “Natale con i fiocchi”; 1 a Conad per Jazz festival).
2) Nel budget 2012 erano previsti introiti dagli sponsor che alimentavano un capitolo di spesa, vincolati alle entrate. Nel corso dell’anno le strutture dell’assessorato non erano direttamente in grado a gestire e realizzare le manifestazioni. Le fondazioni incaricate di gestire i nuovi eventi avevano l’assoluta necessità di avere la copertura delle spese non potendo anticipare risorse, visto che molte di loro attendono contributi per le attività proprie.
3) Non risultano da una prima analisi, nel periodo in cui sono assessore, contratti con Publirec.
4) Per l’elenco dei fornitori della Fam, ho provveduto a richiederlo e lo comunicherò, appena ricevuto, al Consiglio comunale.

Chiara Appendino - Movimento 5 stelle
Ringrazio per la risposta, da cui ho conferma del fatto che le lettere che avevo menzionato esistono. Se questo è il meglio che lei può fare per la Città, Le dico che la Città merita di meglio. Ribadisco che non introitare le sponsorizzazioni, come previsto dal Bilancio, e dirottarle direttamente sui fornitori per un pagamento più veloce, è grave e significa che esistono fornitori di serie A e fornitori di serie B. Chiedo a quale titolo lei e il Sindaco avete preso questa decisione, chiedo anche a che titolo Punto Rec ha registrato un video di alcuni concerti del “Jazz festival”. Quanto alla difficoltà ad ottenere informazioni in merito al pagamento dei servizi significa che l’Amministrazione ne ha perso il controllo. Abbiamo già dato prova di non essere mossi da finalità scandalistiche: le informazioni e i dati che chiediamo siano trasmessi alla commissione controllo di gestione e in quella sede si faccia chiarezza fino in fondo.

Sindaco Piero Fassino
Si continuano ad alimentare sospetti infondati. Da anni l’attività culturale delle istituzioni pubbliche è svolta con due modalità: con la gestione diretta da parte dell’Assessorato alla Cultura o tramite le Fondazioni. Ricordo a questo proposito che sono Fondazioni anche il Teatro Regio, il Teatro Stabile, il Museo Egizio. Le Fondazioni non sono una nostra invenzione, sono strumenti che adottano abitualmente lo Stato e le istituzioni locali.
La scelta di istituire una Fondazione si basa su più motivi: in essa si possono associare altri partner pubblici e privati, ampliando così le risorse disponibili per l’attività culturale.
Peraltro occorre tener conto che una serie di soggetti privati non conferiscono fondi direttamente alle amministrazioni pubbliche, ma lo possono nei confronti delle Fondazioni, che spesso diventano così l’unico strumento per incamerare risorse per attività di interesse pubblico.
Le Fondazioni, inoltre, sono uno strumento della Città, che ne ha il pieno controllo. E’ con questo sistema che riusciamo ad organizzare un numero maggiore di iniziative culturali, pur con meno risorse pubbliche disponibili.
In ogni caso, le Fondazioni di cui la nostra Città ha il controllo agiscono in piena trasparenza con il rispetto rigoroso di leggi, norme e regolamenti. E sono sottoposte all’azione di controllo dei rispettivi collegi sindacali. Non capisco l’accanimento della consigliera Appendino nel ricercare a tutti i costi irregolarità. Tutti siamo impegnati a rispettare i principi di legalità, trasparenza e sana amministrazione.

(tdn) - Ufficio stampa del Consiglio comunale


Pubblicato il 3 Dicembre 2012

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