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“La spending review rende impossibile governare i Comuni. Ciascuno di noi in 12 mesi ha ricevuto sette diversi decreti che hanno introdotto nuovi parametri, il che ha significato rifare sette volte il bilancio! Noi siamo qui oggi a batterci per le nostre comunità, per i nostri cittadini”. Lo ha sottolineato questa mattina il Sindaco di Torino Piero Fassino, intervenendo a Milano alla manifestazione dell’Anci per dire no al patto di stabilità, cui hanno preso parte duemila Primi cittadini.
“Il Governo deve sapere che non siamo disponibili a tagliare sui servizi per gli anziani, su quelli per i disabili, sulle scuole. Quando un Ministro taglia, per lui è scrivere una tabella, per noi, invece, è tagliare sulla carne viva delle persone. Non lo permetteremo ".
"Il decreto sulla spending review ha un titolo beffa: Provvedimenti per il contenimento della spesa a invarianza dell'offerta dei servizi. L'invarianza dei servizi è diventata irrealistica. Fatta 100 la spesa pubblica totale del Paese, il 55 per cento è spesa dello Stato, il 45 è il complessivo delle uscite delle autonomie locali, e di quest’ultima cifra un quarto è dei Comuni. Sono 11 anni che si cerca di far quadrare 100 incidendo su 45! Non e' possibile andare oltre. Noi siamo d'accorso sul contenimento della spesa pubblica, ma bisogna concordare i modi. Come fare? Ne discuteremo a breve con il Ministro per i rapporti con il Parlamento Piero Giarda per capire”.
“Non si risana così – ha proseguito il Sindaco di Torino -. Bisogna rivedere le scelte: il patto e' diventato una prigione ed è un’altra beffa che l'Imu sia un'imposta locale sequestrata dallo Stato. Per questa ragione ricorreremo in giudizio. Lo abbiamo deciso e andremo fino in fondo”.
(cpm)