“Angelo, Antonio, Bruno, Giuseppe, Roberto, Rocco, Rosario vivono nei nostri cuori e nelle nostre menti. Il loro tragico sacrificio ci indica quanto sia indispensabile battersi ogni giorno perché il lavoro sia riconosciuto nella sua dignità e chi lavora sia garantito nella sua incolumità psico-fisica e nella sua professionalità”. Parole che il sindaco Piero Fassino ha scritto oggi ai familiari dei lavoratori rimasti uccisi quattro anni fa nel rogo della Thyssenkrupp.
“Vi scrivo per manifestarvi la vicinanza della città e mia personale in un giorno che rinnova il vostro enorme dolore e il cordoglio di tutti i torinesi. Oggi in Italia – ricorda nella sua lettera il sindaco Fassino - sono mille e cinquecento le persone che muoiono sul lavoro ogni anno. Migliaia sono le vittime di infortuni con menomazioni irreversibili. Sono cifre impressionanti che si uniscono ad una diffusa precarietà del lavoro, di cui le prime vittime sono i giovani. Tutto questo deve spingere ognuno di noi all’impegno quotidiano e attivo perché al lavoro sia restituita dignità, sicurezza e tutela”.
“La tragedia dei lavoratori della Thyssenkrupp resterà una pagina nera e drammatica nella storia del lavoro e il miglior modo per onorarne le vittime è battersi perché più nessuno debba morire lavorando. Con questo impegno – conclude il sindaco - e con i sentimenti della più grande solidarietà di tutta la città vi abbraccio”. (cpm)
Torino, 5 Dicembre 2011