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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2011


FASSINO: “TRASFORMAZIONE URBANA, INNOVAZIONE TECNOLOGICA, CULTURA, INTERNAZIONALIZZAZIONE PER LO SVILUPPO DI TORINO”

“Trasformazione urbana, innovazione tecnologica, cultura e internazionalizzazione: sono queste le leve su cui puntare per dare a Torino sviluppo e crescita”.
Lo ha detto il sindaco Piero Fassino, aprendo questa mattina nella sede dell’ITC-ILO i lavori del Seminario della Giunta comunale, che ha coinvolto gli Assessori, i Presidenti delle Circoscrizioni, i Consiglieri dei Gruppi consiliari di maggioranza, e a cui hanno portato contributi gli architetti Gregotti e Cagnardi (estensori del Piano Regolatore cittadino), il Presidente del Censis Giuseppe De Rita e il Ministro Francesco Profumo -ha spiegato così gli obietti della giornata.
“Questo seminario – ha detto Fassino – è un primo momento di riflessione sulle linee strategiche per il futuro di Torino e avvia un percorso di discussione ed elaborazione che via via sarà scandito da altri appuntamenti fino alla convocazione in primavera degli Stati generali della Città”.
“Gli scenari torinesi – ha detto il Sindaco - non sono diversi da quelli nazionali. Anche se nella nostra città si vedono alcuni segnali di ripresa tra le aziende che esportano, tuttavia anche a Torino si sentono gli effetti di una crisi economica e sociale che vede molte imprese in affanno, diffusa precarietà del lavoro, aumento della fascia delle famiglie a basso reddito. E peraltro tutto ciò avviene in un contesto di riduzione delle risorse pubbliche e private disponibili”.
“Tuttavia Torino – ha sottolineato il Sindaco - ha le capacità e le risorse per rispondere alla crisi attraverso la sua dinamicità: la nostra città ha già cambiato la sua identità, che una volta era prettamente manifatturiera. Oggi Torino ha più vocazioni – industriale, terziaria, finanziaria, universitaria, culturale, turistica - che, con profili complementari, ne fanno una città plurale”.
Il sindaco Fassino ha poi parlato degli assi su cui progettare l’immediato futuro della città e quello degli anni a venire. La trasformazione urbana innanzitutto, che è stata “motore di un cambiamento che non si è ancora esaurito. Quasi 4 milioni di metri quadrati sono ancora da trasformare e questo ci potrà consentire completare la linea 1 di metropolitana, progettare la linea 2, completare tangenziali e far entrare in funzione il passante ferroviario. E ancora: avvio della Variante 200 in Barriera di Milano e dell’asse di corso Marche; completamento dei poli universitari e un sistema di residenze per docenti e studenti; ampliamento del verde cittadino come è avvenuto a Parco Dora. E, inoltre, il processo di trasformazione urbana ci consentirà di affrontare il tema delle periferie, con la riqualificazione del patrimonio abitativo, contribuendo a migliorare la qualità della vita anche nei quartieri meno centrali”.
Secondo tema strategico richiamato dal sindaco Fassino è stato quello dell’innovazione e della conoscenza. “Occorre pensare al rilancio del sistema produttivo innalzando specializzazione tecnologica e grado di innovazione nei settori forti del sistema torinese – l’auto, l’ICT, l’aerospazio e investendo nel progetto Smart City per l’utilizzo delle tecnologie digitali alla vita della città. Fondamentale per il futuro della città e dei giovani è la capacità di fare sistema tra città, Politecnico e Università, mettendo in campo una grande azione di formazione. A Torino – ha evidenziato il sindaco - si registrano tassi di disoccupazione giovanile in linea con i livelli nazionali, ma in questa stessa città le imprese spesso faticano a trovare figurare professionali che servono per le loro aziende”.
Tra gli assi strategici il sindaco Fassino ha ricordato poi la conoscenza e la cultura, “che sono sempre più fattore costitutivo e leva economica e la dimensione internazionale della Città, puntando a proiettare Torino nel mondo”. Infine il Sindaco ha richiamato come tema strategico “un welfare che consenta a Torino di essere una città comunità”. “Il 40% delle famiglie (135 mila su 450 mila) – ha detto Fassino – è costituito da una persona sola. Il 15% della popolazione è di origine straniera, il 35% dei torinesi ha più di sessant’anni, e il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto il 35%. Un quadro che impone l’adozione di adeguate misure di welfare: è necessario assicurare servizi per l’infanzia, affrontare i temi della multiculturalità e dell’integrazione”.
“Realizzare questi obiettivi – ha concluso Fassino – richiede che, accanto alla risorse pubbliche, peraltro in riduzione, si affianchino risorse private, così come occorre riorganizzare la macchina comunale e i servizi”. (mge)

Torino, 3 Dicembre 2011


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