Nel maggio 2006 è stato deciso dal Consiglio comunale, appena insediatosi dopo le elezioni amministrative, di rivedere lo Statuto cittadino.
Ciò per consentire al Consiglio stesso, lo svolgimento pieno dei suoi compiti di indirizzo e controllo. L’altro obiettivo, riguardava il decentramento e le Circoscrizioni, rivolto alla partecipazione dei cittadini e una maggiore efficienza degli enti decentrati.
Questo lo spirito con cui è nata la commissione di revisione dello Statuto cittadino, nel dicembre 2006.
La delibera ha approvato all’unanimità (42 su 42) le modifiche allo Statuto, elaborate dalla commissione omonima.
Queste le principali:
- L’ampliamento delle garanzie delle minoranze.
- L’eliminazione della figura del Difensore civico (dopo l’avvenuta soppressione con la Finanziaria per il 2010).
- Riconoscimento statutario del Diritto di Tribuna e delle deliberazioni di inziativa popolare.
- Una specificazione migliore delle funzioni dell’Agenzia per i servizi pubblici.
- La facoltà ai consiglieri di accedere agli atti delle società partecipate e delle fondazioni.
Per quanto riguarda il Decentramento, non essendoci stata unanimintà di pareri, sia tra i presidenti delle Circoscrizioni, sia nella commissione Statuto e nella vicinanza della fine mandato amministrativo, è stato deciso di rinviarne la riforma.
Prima della votazione, la delibera è stata introdotta da Stefano Lo Russo, presidente della commissione Statuto, a cui sono seguiti gli interventi dei consiglieri, che si riportano di seguito.
Stefano Lo Russo – Partito Democratico
La proposta di riforma dello Statuto della città, arriva in aula dopo un lungo dibattito, a volte anche acceso.
L’ampliamento delle garanzie per i gruppi di minoranza, la specificazione dei diritti e dei doveri dei consiglieri, la possibilità per i consiglieri di accedere agli atti anche delle società partecipate e delle fondazioni. In generale, le modifiche apportate sono di grande importanza. Io credo, che le regole si facciano insieme, con tutte le forze politiche. E così abbiamo operato.
La delibera che voteremo sarà senza le modifiche all’art.2 (Finalità del Comune) che sarà oggetto di una seconda deliberazione.
Il vicepresidente della commissione Statuto, Andrea Tronzano (Forza Italia) condividendo quanto detto dal presidente Lo Russo, ha voluto esprimere un ringraziamento per il lavoro svolto in commissione, dagli uffici e quanto è stato fatto dal consigliere Olmeo (già presidente della commissione Statuto).
Domenico Gallo - Nuova Sinistra per Torino
Nel nuovo Statuto è importante la modifica all’art.10, che ribadisce la trasparenza dell’azione amministrativa.
Le altre modifiche rendono più chiara ed efficace la necessità della partecipazione popolare all’amministrazione della Città, definendo meglio gli strumenti di democrazia diretta, come le petizioni e il diritto di tribuna. Sono state trattate in modo equilibrato alcune questioni attinenti il funzionamento del Consiglio comunale. Viene rafforzato il diritto all’informazione dei cittadini e delle associazioni sulle attività degli organi del Comune e degli uffici.
Maurizio Bruno - Moderati
Superate le perplessità iniziali, portiamo oggi in aula un provvedimento di grande significato per la città, condiviso anche dalla minoranza. Proprio per questo trovo stonate le polemiche di inizio seduta inerenti il numero legale.
Gavino Olmeo – Alleanza per l’Italia
Esprimo voto favorevole alle modifiche proposte, anche se ritengo sia doveroso esprimere il rammarico per la mancata revisione del Titolo IV sul decentramento. Come gruppo siamo sempre stati favorevoli alla riduzione del numero delle circoscrizioni e all’ampliamento delle loro deleghe.
Esprimiamo il rammarico perché la nostra maggioranza e la minoranza non se la siano sentita di procedere con questa riforma.
Andrea Giorgis - Partito Democratico Un fatto significativo che voglio sottolineare, è che la maggioranza ha tenuto un atteggiamento responsabile e rispettoso. Devono essere considerate eccezioni le città in cui sono richieste, per apportare modifiche allo Statuto, maggioranze assolute. La regola è invece la presenza di maggioranze qualificate che sottrae alla maggioranza la disponibilità di quelle modifiche. Punto dirimente è comunque considerare le circoscrizioni come articolazioni dell’amministrazione centrale e non come entità sovrane. Se non si conviene su questo è impossibile discutere di decentramento.
Ennio Galasso – Futuro e Libertà
Questo è un giorno fausto perché già da questa mattina c’è stato un tripudio di riferimenti a legalità e cultura istituzionale. La concordia istituzionale dovrà però essere un elemento essenziale, anche per ipotizzare un decentramento che, al di là degli aspetti organizzativi e amministrativi, deve costituire un momento significativo per la partecipazione democratica della vita della città. Servono educazione civica e concordia istituzionale per organizzare un futuro più armonioso.
Mario Brescia - Lega Nord Piemont Padania
Votiamo un provvedimento importante e condiviso, segno del lavoro svolto, e bene, dal Consiglio comunale. Frutto di un atteggiamento produttivo di tutte le forze presenti in Sala Rossa, mi auguro che questo lavoro possa durare negli anni. Ci sono state molte unanimità, che dicono abbiamo lavorato tutti bene e qualche mancanza nei confronti dei gruppi più piccoli, che ci dice che potevamo fare ancora meglio.
Francesco Salinas – Sinistra Ecologia Libertà
Questo Statuto è un ottimo esempio di collaborazione civica, di lavoro comune di maggioranza e opposizione, nell’interesse della città. Questa legislatura, con l’approvazione della riforma dello Statuto, guadagna in autorevolezza. Il lavoro svolto è un segnale positivo, perché è un risultato che diventa un punto di riferimento per ogni comune italiano, in termini di riequilibrio, a favore dell’organismo consiliare, del rapporto tra Consiglio comunale e Giunta. Auspichiamo, inoltre, che la prossima legislatura, possa affrontare e risolvere la questione sul decentramento, dando priorità all’elemento della partecipazione e nello scenario della costituzione della Città metropolitana. Ribadisco, comunque, la nostra soddisfazione del risultato raggiunto.
Valter Boero - Udc
La parte più difficile dello Statuto è stata posposta. Ci siamo occupati dei dettagli ma occorre identificare le finalità, previste all’art. 2. L’augurio è che intorno alla parte che resta, si possa ritrovare la stessa collegialità.
Daniele Cantore – Forza Italia Popolo delle Libertà
Senza nulla togliere al lavoro fatto, se i colleghi sono d’accordo, potremmo dire che abbiamo fatto “un tagliando” allo Statuto, che fotografa la situazione che si è consolidata in questi anni nel Consiglio, che nel bene e nel male ha compensato un po’ il ruolo della Giunta.
Ritengo sia necessario interpretare le circoscrizioni come municipalità che contribuiscono a formare la Città metropolitana.
(t.dn.) - Ufficio stampa del Consiglio comunale
Torino, 7 Febbraio 2011