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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2011


L’AREA SPERIMENTALE DI PHYTOREMEDIATION DEL PARCO DORA DIVENTA “BEST PRACTICE” EUROPEA

Domani a Cracovia l’area di sperimentazione di phytoremediation del Parco Dora di Torino sarà inserita tra le best practice del Programma europeo Interreg IVC. La città polacca sarà infatti sede di una “Fiera delle buone pratiche” che si focalizza sulla condivisione di esperienze identificate con progetti di cooperazione europea. Il programma ha finanziato finora 120 progetti e identificato circa un migliaio di best practice.

Brownfield è un termine tecnico inglese che sta per “aree industriali dismesse” Usato in riferimento al loro sviluppo e riqualificazione. Una pratica che si è resa necessaria nel graduale recupero di enormi distese di territorio completamente inurbate che sono rimaste inutilizzate dopo la massiccia chiusura delle industrie pesanti, occupate da cattedrali industriali ormai inutili e pesantemente inquinate. Torino è una di queste città e nel corso degli ultimi 15 anni ha affrontato il problema con grande decisione, riqualificando vaste aree industriali, poi trasformate in aree residenziali e a parco. La sua esperienza l’ha portata a far parte di una rete europea di città, centri di ricerca e università (B-Team) che si è costituita per affrontare, condividendo idee ed esperienze, la risoluzione degli enormi problemi che comporta la riqualificazione ambientale delle aree industriali.

L’esperimento di phytoremediation è in corso su una collina di terreno ricco di materiali pesanti, recuperato dall’area riqualificata del Parco Dora, ex area industriale: ricoperta di materiali di scarto delle lavorazioni della lana e del riso, la collina ospita alberi e cespugli di varietà ad alta capacità di assorbimento che portano i minerali dal terreno alle foglie; queste ultime quindi vengono eliminate con l’erba e nell’arco di dieci anni il lento assorbimento delle piante riesce a bonificare il terreno. Una pratica innovativa applicata per la prima volta in Italia.

La cura del progetto è stata affidata al Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali (Di.Va.P.R.A.) – Chimica Agraria dell’Università di Torino il cui compito è di valutare la possibilità di applicazione e l’efficacia delle tecniche di fitorisanamento. Lo schema di convenzione con l’ateneo torinese prevede una sperimentazione di tre anni attraverso analisi in laboratorio, prove in serra e prove pilota in pieno campo. Viene verificata, sia in ambiente confinato (prove in serra) sia in pieno campo (parcelle sperimentali), la capacità fitoestraente delle colture da biomassa nei confronti dei metalli pesanti.

La rete B-Team del Programma Interreg IVC è composta da: Belfast City Council (UK, capofila), Hajdú-Bihar County Council (HU), City of Oulu Technical Centre (FI), Sevilla Global, Urban Agency for Comprehensive Development of Seville City Council (ES), Municipality of Torino (IT), Municipality of Dresden, City Planning Office (DE), Vilnius City Municipal Government (LT), Municipality of Ruda Śląska (PL), Dublin City Council (IE), Central Mining Institut (PL), Agricultural Research and Education Centre Raumberg-Gumpenstein, AREC (AT), Leibniz Institute of Ecological and Regional Development (DE), Norwegian Institute for Agricultural and Environmental Research (NO), University of Torino (IT).
(mm)

Torino, 23 Novembre 2011


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