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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2011


IL “COMANDANTE MAURI” E IL SECONDO RISORGIMENTO

CELEBRATO IL CENTENARIO DELLA NASCITA DI UNO DEI PROTAGONISTI DELLA RESISTENZA IN PIEMONTE

Si è svolta questa mattina la cerimonia organizzata dalla Città di Torino in occasione del centenario della nascita di Enrico Martini, il “comandante Mauri”, uno dei principali protagonisti della Resistenza in Piemonte.

Alla commemorazione, tenutasi nella via dedicata allo stesso comandante Mauri, situata tra corso Lione e corso Mediterraneo, hanno preso parte autorità civili e militari, oltre a ex combattenti e parenti dello scomparso comandante partigiano.


Il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Maria Ferraris, ha rievocato Enrico Martini Mauri, medaglia d’oro al valor militare (“la stessa decorazione che adorna il Gonfalone della nostra Città”) come “un uomo che ha strenuamente combattuto per la libertà del nostro Paese”. A capo di una delle più valorose formazioni partigiane piemontesi, gli “autonomi” del 1° Gruppo Divisioni Alpine, attivo soprattutto tra Langhe e Monferrato, Mauri diede “un fondamentale contributo alla guerra di Liberazione”.

Enrico Martini, nipote del comandante Mauri, ha ringraziato gli intervenuti alla cerimonia sottolineando come suo nonno avesse un sogno di libertà, democrazia e giustizia. “Un ideale – ha affermato – che accomunava tutti i partigiani, indipendentemente dal loro orientamento politico”. E Martini “era convinto – ha aggiunto – che proprio nei momenti di crisi più profonda i giovani sanno insorgere e battersi: anche dell’odierno movimento degli ‘indignati’ avrebbe detto cose simili”.

Ha poi preso la parola, per il Centro culturale Mario Pannunzio, Pier Franco Quaglieni, ricordando il ruolo dei militari nella Resistenza e sottolineando come i due concetti chiave del pensiero del comandante Mauri fossero la Patria e l’Europa.

Per lui, ha sostenuto Quaglieni, la Resistenza era il secondo Risorgimento. E “mentre combatteva contro i nazifascisti”, ha aggiunto il direttore generale del Centro Pannunzio, “Mauri vedeva chiaro il pericolo rappresentato da parte di coloro che combattevano contro il nazifascismo con l’obiettivo di instaurare una nuova dittatura di segno politico opposto”.

Il simbolico scoprimento della targa viaria intitolata al comandante Mauri ha concluso la cerimonia, al suono dell’ Inno di Mameli.


C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale

Torino, 18 Novembre 2011


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