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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2011


ERNESTO OLIVERO E’ CITTADINO ONORARIO DI TORINO

“Divido questa onorificenza con tutti i volontari di Torino”, queste le parole di Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, dopo aver ricevuto, questo pomeriggio a Palazzo civico, la cittadinanza onoraria di Torino.
L’onorificenza è stata consegnata dal sindaco Piero Fassino e dal presidente del Consiglio comunale, Giovanni Maria Ferraris.
Il presidente della Sala Rossa ha ricordato la storia del Servizio missionario giovanile, nato nel 1964 con l’obiettivo di contribuire a sconfiggere la fame attraverso opere di giustizia sociale, spendendosi a servizio della collettività e vivendo la solidarietà verso i più poveri.
Venti milioni di ore di volontariato, quasi 100 missioni di pace in tutto il mondo, tonnellate di medicinali e vestiario inviati ai più bisognosi, le persone accolte quotidianamente sono le voci più importanti del bilancio del Sermig ricordate da Ferraris.
“Attività”, ha sottolineato, “ispirati da valori di compartecipazione e corresponsabilità al bene comune, da Olivero chiamata restituzione, ovvero la condivisione di tempo, professionalità, denaro, lavoro, beni materiali e spirituali da parte di migliaia di amici e volontari che rendono la Provvidenza il maggior azionista del bilancio di attività del Sermig”.
Per la Regione Piemonte ha preso la parola il consigliere Antonello Angeleri. “Grazie perché la luce del Sermig ha illuminato Torino”, ha affermato, “permettendo anche al quartiere dove sorge l’altare della pace di crescere e risolvere molti dei suoi problemi”.
Il sindaco Fassino sottolineando come la Città abbia sentito il dovere e la responsabilità di riconoscere, attraverso la cittadinanza onoraria a Olivero, un’istituzione così importante, ha definito il Sermig “un luogo nel quale la pace e i valori della fraternità e della dignità dell’uomo ispirano ogni attività, capace di mobilitare straordinarie energie, tanti giovani che ritrovano nell’azione sociale una ragione di impegno civico e di fede”.
Proprio ai giovani si è rivolto Ernesto Olivero, invitandoli ad occuparsi in prima persona di politica, economia, chiesa perché, ha detto, “il mondo non ha più bisogno di indignati e rottamatori ma di costruttori”.
Al termine della cerimonia non si è svolto il tradizionale rinfresco, ma al Sermig è stato devoluto un contributo da parte della Città.

F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale

Torino, 11 Novembre 2011


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